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Parco di Montemarcello, Legambiente contro il sindaco di Ameglia In evidenza

"Il Parco è un Ente di tutela specifico, sovraordinato ai Comuni, non contro di essi".

Abbiamo letto allibiti le dichiarazioni del Sindaco di Ameglia Andrea De Ranieri circa il suo domandarsi se serva o no il Parco Naturale Regionale di Montemarcello/Magra/Vara, avvicinandosi così alle posizioni degli “abolizionisti” le quali si riassumono nel concetto che il Parco è territorialmente ingombrante per i Comuni (e quindi anche Ameglia) e che gli lega le mani.
Ora o De Ranieri non sa a cosa serve un Parco o finge di non saperlo. Propendiamo per la seconda. Fa finta. Il Parco serve a tutelare valori che un Comune da solo o non può tutelare o non ha le giuste priorità di tutela. In una parola: vi è una distinzione netta tra biodiversità e urbanistica.
L’ambiente è un valore che in presenza di biodiversità e rarità, come quelle specifiche sul promontorio di Montemarcello e nei fiumi Vara e Magra, abbisogna di un Ente di tutela specifico, sovraordinato ai vari Comuni ma non necessariamente contro di essi, come finge di non sapere il De Ranieri. Infatti nell’attuale normativa sui parchi, sia nazionale che regionale, i Comuni hanno un ruolo e un potere non da poco; infatti ci risulta che il Comune di Ameglia abbia espresso per 15 anni il Presidente del Parco! (ah già, De Ranieri fa finta di non saperlo!).

 

La biodiversità, doppia nel Magra e nel Vara rispetto alla media Nazionale dei fiumi, un paesaggio fluviale da salvaguardare da varie aggressioni, la presenza di un Sito d'interesse Comunitario coincidente territorialmente, con ecosistemi e specie rare e a rischio, tutelati dalla Direttiva 43/92 (Habitat): sono tutte valenze naturalistico – ambientali e paesaggistiche, ed emergenze di difesa, che solo un Parco può gestire al meglio.
I Comuni spesso non hanno le competenze specifiche in tema di tutela della biodiversità e in questo devono vedere negli enti parco non un ostacolo ma una risorsa e un’occasione sia per averle, queste competenze, sia per avere accesso (con progetti in partnership) a specifici finanziamenti di carattere europeo che spesso e volentieri hanno nelle politiche di sostenibilità e di tutela naturalistica un passaggio fondamentale proprio per poterli avere.
Anzi, in questa fase in cui si sono svuotate le Provincie di ruolo e competenze, gli enti parco liguri  e quindi anche il Montemarcello/Magra/Vara) per estensione territoriale, per quantità dei Comuni presenti al loro interno, per la qualità delle attività territoriali - che assumono un “quid” in più se marchiate dai loghi enti parco- possono essere un collante comprensoriale da assumere come valore positivo.
Ebbene, alla luce di tutte queste considerazioni ci sconcerta che un Sindaco possa fare dichiarazioni di tale superficialità. Vuole passare alla storia come Sindaco che ha aiutato un Consigliere Regionale ex Sindaco in cerca di gloria (e di voti) a far chiudere un Parco? Ci auguriamo di no, per lui.

Stefano Sarti - Vice Presidente Legambiente Liguria
Alessandro Poletti - Presidente Legambiente Val di Magra

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