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Renzi lascia la segreteria del Partito Democratico e conferma "staremo all'opposizione" In evidenza

PD verso il Congresso, ma dopo che si sarà insediato il nuovo Governo.

Dopo una lunga attesa, dopo conferme e smentite che si sono susseguite da questa mattina, poco dopo le 18.00 l'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi si presenta nella sala stampa al Nazareno per commentare l'esito delle elezioni e comunicare la decisione sul proprio futuro.

“Abbiamo riconosciuto che la nostra è stata una sconfitta netta, che ci impone di aprire una pagina nuova nel PD. Siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi anni, che è stato un lavoro strepitoso; ma altrettanto chiara ed evidente è stata la sconfitta. Oggi in Italia c'è una situazione per cui chi ha vinto non ha i numeri per governare e questo problema nasce dalla vicenda referendaria. Allora si era discusso di personalizzazioni, oggi coloro che si erano opposti alla semplificazione del modello istituzionale sono gli stessi che si trovano di fronte a non poter governare.
Noi abbiamo fatto diversi errori e il principale è stato non capire che bisognava votare nel 2017, o al momento dell'elezione francese o tedesca.
In questa campagna elettorale siamo stati sin troppo tecnici, non abbiamo mostrato l'anima delle cose fatte e di quelle che volevamo fare. A questo si aggiunge un vento estremista che nel 2014 eravamo riusciti ad incanalare, oggi no.
Il simbolo di queste elezioni è il collegio di Pesaro, dove il centrosinistra ha candidato un ministro che ha fatto un lavoro straordinario, Marco Minniti, che ha saputo cambiare la percezione e la sostanza della soluzione della questione immigrazione. Eppure il candidato M5S, per loro stessa definizione impresentabile, ha vinto”.

A questo punto Renzi comunica la decisione sul proprio futuro: “E' ovvio che io lasci la guida del PD, ho chiesto al Presidente Orfini di convocare l'assemblea nazionale per aprire la fase congressuale, questo dopo la formazione del Governo. Serve un confronto interno, non un reggente scelto da un caminetto, ma un segretario eletto dalle primarie”.

E sul futuro Governo e il ruolo del PD sottolinea: “In campagna elettorale abbiamo detto NO ad un governo con gli estremismi. Antieuropeismo, antipolitica e odio verbale non ci competono. Fate il governo senza di noi, in questa legislatura il nostro posto è all'opposizione, non saremo la stampella per il governo delle forze antisistema. Saremo responsabili, in questo starà la nostra responsabilità”.

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