“La delibera di giunta del Comune della Spezia che autorizza l’apertura di un nuovo centro commerciale nell’area ex Sio è sbagliata nel metodo e nel merito e va sospesa.” Ed ancora “La crisi commerciale che è in atto in questi anni richiede un cospicuo intervento di aiuti a favore dei commerci e dei mercati cittadini e un ulteriore centro vendita potrebbe solamente accentuare il declino dell’attuale tessuto commerciale.” Queste erano le vibranti dichiarazioni del Peracchini battagliero in campagna elettorale del 3 Aprile scorso. Queste invece sono le dichiarazioni dello stesso Sindaco qualche giorno fa: "Un Brico all'ex Sio? Quello non è un centro commerciale. E' grande distribuzione anche quella? No, tecnicamente è differente e comunque dobbiamo tenere conto che ci sono convenzioni firmate che non si possono stracciare. E poi siamo andati sul posto, la gente è contenta e faremo così.”
“Cosa è successo in questi pochi mesi? E' lo stesso Peracchini di qualche mese fa o è stato rapito dagli alieni e sostituito da un clone?- così Guido Melley, capogruppo di LeAli a Spezia- fuori di metafora, l'inversione di rotta dopo pochi mesi su un tema così delicato per il futuro urbanistico ed economico della città ha dell'incredibile, e dimostra ancora una volta l'inconsistenza e la demagogia del Sindaco e della coalizione che lo sostiene, pronti a dire tutto ed il contrario di tutto solo per catturare il consenso dei cittadini.”
Conclude Melley: “Peracchini smetta di prendere in giro gli spezzini, entri nel merito delle questioni e spieghi ai cittadini ed ai commercianti perchè e per conto di chi ha cambiato idea sul futuro di quell'area. Non c'è nessuna convenzione firmata che riguarda l'area, nessun impegno che vincola il Comune, affermare il contrario è dire una bugia. Da parte nostra, come LeAli a Spezia, eravamo contrari alla grande distribuzione all'ex Sio in campagna elettorale e lo siamo tutt'ora, convinti che a questa città, ed al commercio cittadino, serva di tutto tranne che l'apertura di strutture simili; contro cui bisogna invece fare una battaglia intransigente, anche ricorrendo ad azioni legali. Il commercio spezzino ha bisogno di una indagine seria sui consumi locali, la revisione del piano del commercio, l'utilizzo dei Patti d'Area, un nuovo piano di arredo, decoro urbano e della sosta, un piano di marketing per promuovere la città ed una nuova offerta di qualità per piazza del mercato. Tutte proposte che abbiamo presentato pubblicamente alla città e sulle quali bisognebbe discutere, altro che giochetti sulla cosa pubblica per garantire gli affari a gruppi privati".