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"Il proibizionismo a Sarzana? E' uno scherzo mal riuscito" In evidenza

L'Assessore Caprioni smentisce il divieto di vendita di superalcolici che qualcuno avrebbe ritenuto inserito nel nuovo piano del commercio.


Il consiglio comunale di Sarzana ha finalmente approvato, tra il consenso generalizzato delle categorie economiche interessate, il nuovo piano del commercio, che la città attendeva da 20 anni. Il dibattito in consiglio comunale è stato ricco e apportatore, seppur su visioni diverse, di contributi e arricchimenti. Il piano, come è noto, vieta l’apertura di nuovi esercizi di grande distribuzione e pone seri limiti persino alla media.
L’opposizione si è trovata un po’ spiazzata.

L’avv. Rampi, arguto oratore e eccelso professionista, ha obiettato che, secondo lui, all’art. 7, comma 7 del piano si sarebbe proibita la vendita e anche la somministrazione di alcolici tra le 21,00 e le 6,00 del mattino. Nessun altro ha raccolto questa segnalazione di Rampi. Salvi che, il giorno dopo, con evidente scopo di propaganda strumentale, Mione si è aggregato all’osservazione, che non aveva svolto in consiglio comunale, per farla invece sua sui giornali.

Ma cosa dice l’art. 7 al comma 7? Lo riportiamo testualmente, così potranno giudicare i cittadini.
“....è fatto divieto di vendita e/o anche da parte dei produttori diretti (.......) e di vendita per asporto per gli esercizi abilitati alla somministrazione di superalcolici, in qualunque contenitore, dalle ore 21,00 alle ore 6,00”.
Il testo è molto chiaro. NON C’E’ NESSUN DIVIETO DI SOMMINISTRAZIONE DI SUPERALCOLICI (per legge le bevande con gradazione alcolica superiore ai 21° gradi), tranne i casi previsti per legge (minori). E’ solo vietata la vendita per asporto. Permane quindi la possibilità per i pubblici esercizi (Bar, Ristoranti Enoteche, ecc.) di somministrare tutte le bevande sino all’orario di chiusura del locale.

Talvolta, qualcuno pecca di complesso di superiorità e continua a ripetere, forse per consolare se medesimo, “siete ignoranti, dovete studiare, documentatevi”, non rendendosi conto che, così facendo, si offendono i dirigenti, i funzionari e il personale del comune che con diligenza e professionalità conducono il proprio lavoro. Salvo, poi, che la stessa persona mostra di ignorare i dati reali della situazione delle imprese nel comune di Sarzana
Tale norma è stata voluta dall'Amministrazione Comunale e, sin dalla prima stesura del piano (Ass. Accorsi), è stata condivisa con le Associazioni di categoria, con particolare attenzione da parte della Consulta del centro storico, che ha fatto pervenire un documento di sollecitazione in questo senso. L’ass Caprioni ha apportato alcune modifiche in senso liberatorio, perché nelle prima stesura si parlava generalmente di alcolici, proibendo, in questo modo, anche bevande come il vino o la birra e ha inoltre completamente cassato la primitiva norma che proibiva manifestazione e pubblicità dei prodotti alcolici in generale, palesemente confliggenti con gli interessi di un comune al centro di una zona vinicola e con imprese produttrici di birra. Obiettivi del piano. La norma è stata sollecitata e sostenuta in sede di commissione in particolare dai consiglieri Frassini e Pittiglio (ma nel partito di Mione non si parlano tra loro?)

Tale divieto mira ad arginare il fenomeno del consumo dei superalcolici “incontrollato“ per le strade che spesso purtroppo, come già noto anche nella nostra città, comporta episodi di pericolosità sociale. La norma mira a disincentivare lo sviluppo di attività, già esistenti in città a noi molto vicine, dei cosiddetti mini market, piccoli negozi, aperti 24 ore su 24 e specializzati proprio nella vendita di superalcolici nei confronti di avventori che ne vogliono fare un utilizzo non controllabile.

Inoltre, si ricorda che, nelle sedi delle Commissioni Consiliari, l'articolo 7, come tra l'altro l'intero testo del piano, è stato oggetto di ragionamento, di riflessione e di modifica, come risulta dai relativi verbali, che ha comportato la formulazione del testo definitivo proposto in Consiglio Comunale.
Il medesimo articolo 7 inoltre al comma 11 prevede la possibilità della Giunta Comunale di derogare al divieto per particolari occasioni /manifestazioni.
Il consigliere Rampi, insieme ad altre forze politiche dell’area del centro destra (Lega Nord, Fratelli d’Italia, Sarzana Popolare), ha partecipato ad una manifestazione presso la stazione ferroviaria di Sarzana, che puntava a combattere i fenomeni di degrado sociale, di vagabondaggio e di dilagare dell’alcolismo violento. Posizione legittima, ma forse non proprio coerente con quanto sostenuto in consiglio.

Nicola Caprioni
Assessore alle Attività Produttive del Comune di Sarzana

 

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