"In merito alle recenti notizie circa la possibilità di un rinvio a giudizio del Professor Vittorio Sgarbi tengo a precisare alcuni passaggi riguardanti l'incresciosa vicenda di piazza Verdi.
Annuncio altresì in caso venga accolta la richiesta di rinvio a giudizio la mia ferma intenzione di autodenunciarmi allo scopo di poter essere ascoltato. Cosa che nessuno ha pensato mai di fare sino ad oggi, neppure quando si arrivò in aula per l'udienza preliminare in merito a un mio esposto sulla errata datazione del filare di pini, del resto confermata anche in sede di proscioglimento della responsabili dell'errore.
Vogliamo fare chiarezza circa le affermazioni di Sgarbi?
Facciamola cominciando a capire come la riqualificazione di Piazza Verdi ha preso il via.
Dal famoso bando di idee...sino alla sentenza del TAR del 10 Febbraio 2016 dove si intimano al Comune cose assolutamente 'non ottemperate' nella esecuzione finale della piazza".
Voglio ricordare per l’ennesima volta a chi legge cosa è stato e come si è comportato l’ex sindaco della Spezia Massimo Federici che oggi si ritiene offeso dal Prof.Sgarbi, reo di aver dato una sua lettura, peraltro più volte sentita ripetere in modo strisciante anche da una gran parte della cittadinanza, sulla distruzione unilaterale e vandalica della ex Piazza Verdi (oggi Discoteca Buren) .
Ecco dunque l’elenco degli insulti che l’allora Sindaco Federici rivolse agli oppositori al progetto Vannetti-Buren , nella sua relazione tenuta in Consiglio Comunale il giorno 11 luglio 2013
" falsari, squallidi approssima tori, mentitori, disinforma tori, intimidatori, diffamatori striscianti, diffusori di sfiducia, meschini tecnici dell’uso distorto e manipolante dei social network, ambientalisti esauriti e usurati e membri di associazioni dalla vita democratica interna oscura, regressori antidemocratici promotori di sedicente partecipazione, portatori di piccoli asti politici, ambiziosi frustrati cercatori di poltrone non avute, pretenziosi e ambiziosi, politicamente propugnatori di una città chiusa in se stessa a macerarsi e autoflaggellarsi, meschini rivolgitori di sguardo all’indietro, squallidi manipolatori"
Per questi volgari insulti, pronunciati dalla principale carica istituzionale della città, in un consiglio comunale finito in rissa, ove furono malmenati alcuni Consiglieri comunali della opposizione, minacciati dei cittadini, colpevoli solo di non pensarla su Piazza Verdi come chi allora governava la città, molti spezzini si rivolsero invano a tutte le figure di rappresentanza dello Stato, Prefetto compreso. Naturalmente senza alcuna risposta. Come sempre.
Perché è bene ricordarlo ; su tutto ciò che ha riguardato la riqualificazione di piazza Verdi, i cittadini hanno ottenuto sempre, da chi dovrebbe rappresentare lo Stato e fare rispettare la legge, risposte evasive, tardive, con controlli spesso commissionati ai controllati, pronunciamenti divergenti (anche a distanza di pochi mesi di distanza come nel caso del Consiglio di Stato). Insomma l’impressione, anzi la convinzione, è che in questa, come in molte altre vicende riguardanti la nostra città, i cittadini abbiano perso perché nella loro battaglia si sono scontrati contro “qualcosa di più grande” sia della logica che forse della stessa legge.
Ecco perché è a dir poco “pittoresco” che oggi la Magistratura torni ad occuparsi di Piazza Verdi per stabilire se, quanto affermato dal professor Sgarbi in un video pubblicato su You Tube abbia in qualche modo diffamato qualcuno.
E’ pittoresco perché è tutta la vicenda Piazza Verdi che è diffamante.
Chi ha deciso infatti di riqualificare Piazza Verdi, dichiarandola degradata, ha diffamato prima di tutto la verità.
Chi lo ha fatto seguendo un percorso, come dimostrato più volte, infarcito di errori amministrativi : dalla errata datazione dei pini, alla mancata esecuzione della cosidetta “archeologica preventiva” ha diffamato la storia, la cultura e cosa ancor più grave la legge.
Chi ha più volte fatto intervenire le truppe antisommossa, contro centinaia di cittadini inermi, colpevoli solo di voler dimostrare il proprio disappunto di fronte a tanta pervicace arroganza ha persino diffamato il senso più profondo della democrazia.
Annuncio sin da ora la mia intenzione, che sarà ufficialmente comunicata, quando necessario, dai miei legali, di voler essere ascoltato come persona informata dei fatti dai giudici , se come sembra, si procederà contro il Professor Sgarbi in merito alle sue dichiarazioni su Piazza Verdi.
L’accusa di diffamazione infatti va provata....e diceva un tempo il buon Nino Manfredi “fusse che fusse la volta bona” che la magistratura volesse capire davvero cosa è realmente successo prima, durante e dopo la riqualificazione dell’attuale discoteca a cielo aperto che è diventata Piazza Verdi.
Massimo Baldino (Per la nostra città)