Tra le accuse, le bagarre e la prima vera spaccatura all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Pierluigi Peracchini, ieri sera il consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera che approva l’aggregazione Acam-Iren. Oltre all’astensione di Lorenzo Forcieri, ai voti contrari di Massimo Lombardi di “Spezia Bene Comune”, di Luigi Liguori di “Spezia bella forte e unita”e di Massimo Baldino Caratozzolo e Giulio Guerri, l’aula ha registrato anche il deciso “no” del gruppo del Movimento 5 Stelle (la consigliera del gruppo misto Patrizia Saccone è uscita dall'aula al momento del voto).
“La storia di Acam è emblematica di come il sistema partitico sia il vero parassita di questo paese – ha attaccato la consigliera pentastellata Donatella Del Turco – Il partito dominante per troppi anni in questa città, che ora si chiama Partito Democratico, sostenuto dai tifosi, da chi traeva vantaggi, da chi pensava che essere amico del potente di turno rendesse sicuramente qualcosa, ha utilizzato Acam per avere consenso tramite le assunzioni, per creare posti di prestigio per i propri dirigenti da sistemare nella modificazione dei consigli di amministrazione delle varie società. Una gestione che ha ridotto Acam al tracollo, e ora si presenta il conto. Ma a chi lo presentiamo? Ai lavoratori e ai cittadini, non è giusto. Ma in questa triste e drammatica vicenda, esiste un senso per la parola “giustizia”? Ora, oggi in questo paese è difficile per i cittadini intaccare questo sistema”.
Del Turco si è poi rivolta a Peracchini, rinfacciandogli le promesse della campagna elettorale: “Lei, signor sindaco, nel programma elettorale ha scritto “acqua pubblica”, lo ha promesso, e io ci avrei provato. Come? Io avevo già scelto la mia squadra, avevo già l’assessore alle partecipate, che era un professionista che in questa città si batte nei e con i comitati per l’acqua pubblica. E so che avrebbe provato con ogni mezzo, si sarebbe dannato per ottenere quell’obiettivo, perché ci crede. Non bisogna credere agli uomini, bisogna credere alle idee. Poi se fosse venuto a dirmi che non si poteva fare sarei andata a testa bassa a chiedere scusa agli elettori e a tutti gli spezzini che nel 2011 nel referendum votarono perché l’acqua rimanesse pubblica. Perché oggi dai vostri banchi ascolto gli stessi identici ragionamenti che venivano fatti prima? Perché il danno fatto alla collettività intera non lo paga un responsabile? Ho aspettato di vedere il cambiamento votato dagli spezzini, non sulle questioni marginali come i crocifissi e i burqa, ma sulle questioni che incidono sulla qualità della vita delle persone. Lo so, vi appellate ai danni fatti da chi c’era prima, il mio è un intervento ideologico che non risolve lo stato di Acam. Ma io sono un cittadino, mi chiedo tutti i giorni perché il mondo funziona alla rovescia – ha concluso Del Turco – Faccio i migliori auguri ai lavoratori di Acam e a tutti noi spezzini, vittime di un furto che stasera (ieri sera per chi legge, ndr) si completerà. Il Movimento 5 Stelle c’è e ci sarà sempre per vigilare che tutte le tutele promesse da questa amministrazione vengano mantenute”.