L'acqua pubblica è un diritto! Questo dichiarano in maniera molto ferma le consigliere comunali del Movimento 5 Stelle, Donatella Del Turco e Jessica De Muro a proposito dell'aggregazione Acam - Iren .
L'acqua non può essere oggetto di logiche di mercato, di profitto e di speculazione. Le aggregazioni come Acam - Iren sono solo meccanismi subdoli che aggirano la volontà popolare espressa con il referendum del 2011.
Mentre in molte città europee ed italiane si sta ritornando ad una gestione pubblica dell'acqua, Spezia insiste sulla strada della privatizzazione, dimostrando ancora una volta un ritardo culturale oltre che una gestione poco trasparente.
Questa aggregazione affiderebbe ad Iren il servizio idrico e i rifiuti senza una gara, in contrasto a tutte le normative nazionali e comunitarie; non garantirebbe tutele per i lavoratori; farebbe aumentare le tariffe per i cittadini sia per quanto riguarda l'acqua che per i rifiuti. Senza contare che Iren ha un debito a lungo termine di 2,5 miliardi di Euro.
Sembra che a Spezia, continuano Del Turco e De Muro, essere in maggioranza abbia fatto dimenticare ad alcuni consiglieri le lotte portate avanti fino a poco tempo fa contro l'aggregazione.
Non è cambiato proprio niente quindi tra la vecchia amministrazione e quella attuale.
Un Sindaco che, terminata la campagna elettorale in cui prometteva di mantenere l'acqua pubblica, ora cerca di nascondersi dietro la "storiella" che malgrado le promesse non vede alternative all'aggregazione.
Una conferenza dei capigruppo che viene riconvocata con urgenza dopo che ha già deciso l'odg del consiglio comunale del 21 dicembre ( che invece viene modificato).
Ora ci chiediamo, affermano infine le portavoce del M5S, se siano queste le competenze, la coerenza e le capacità che tanto sono state sbandierate durante la campagna elettorale.