La mozione del gruppo consiliare della Lega Nord ha diviso, ieri sera, il consiglio comunale. “Impegna il consiglio comunale e la giunta: ad apporre nell’aula consiliare un crocifisso, ad apporre nei locali comunali ad uso pubblico un crocifisso, ad inviare la presente mozione agli istituti scolastici affinché ne venga data lettura, e ciascun istituto possa avviare al suo interno una riflessione al riguardo per valutare la possibilità di apporre nelle proprie aule, laddove già non ci sia, un esemplare di crocifisso” queste le richieste del documento a firma dei consiglieri Lorenzo Viviani, Lorella Cozzani, Redento Mochi, Federica Paita e Simone Vatteroni. Dopo la presentazione del capogruppo Viviani si apre il dibattito e si crea uno squarcio nella sala consiliare. Non si tratta di una mera divisione tra credenti e non, anzi, si viene a creare una frattura proprio tra chi crede. “Io sono credente e ho tutti i sacramenti previsti dal Cristianesimo - afferma il consigliere del Partito Democratico Marco Raffaelli - ma sono anche un uomo delle istituzioni. Tra i principi della Nazione c’è il laicismo, espresso in Costituzione. Non è con l’imposizione che faremo progredire il Cristianesimo, non è con l’imposizione che faremo progredire la civiltà di un popolo. Anzi, guardando indietro, è proprio con l’imposizione che il mondo ha fatto passi indietro”. Prende poi la parola la consigliera del Gruppo Misto Patrizia Saccone: “Non è con l’imposizione che si progredisce, ha ragione, ma con il rispetto si, ed è quello che chiede questa mozione. Siamo diventati l’Italia che nega e offende le sue radici culturali e spirituali profonde, un’Italia che si sputa in faccia da sola”. Da subito si capisce che la discussione tocca tutti i consiglieri, dai più credenti agli atei. Per qualcuno magari risulta difficile scindere l’essere un consigliere, un uomo delle istituzioni, dall’essere credente, di qualsivoglia religione. La discussione prosegue, si infervora e si nota come alcune dichiarazioni siano particolarmente accorate, molti sembrano quasi rivivere alcuni momenti molto intimi della propria vita proprio lì, nella sala consiliare. Il dibattito prosegue oltre la mezzanotte. Alla fine si giunge alla votazione e la mozione viene approvata. Da rilevare l’astensione dei consiglieri Luca Erba e Massimo Baldino Caratozzolo.