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“Sarzana per Sarzana” rilancia con questionari tematici In evidenza

di Luca Manfredini – Duro attacco di Mione all’Assessore Nicola Caprioni con possibile denuncia penale.

L’associazione che fa capo a Paolo Mione prosegue la ricerca di dialogo con i cittadini e non risparmia stoccate all’Amministrazione.

Un questionario con 34 domande da proporre ai commercianti come proseguo ufficiale della politica di partecipazione ricercata sin dalla nascita del gruppo, con incontri pubblici e con gli eventi: “Tutti possiamo parlarne, un microfono per i cittadini”. Cosa hanno in mente i commercianti e cosa intendono fare nel futuro? Prospettive, paure, idee ed esigenze racchiuse in un questionario a loro dedicato, per continuare la discussione/collaborazione già intrapresa con chi vive quotidianamente le problematiche del rischio impresa, tanto necessario alla sopravvivenza della città.

Paolo Mione, Gianfranco Damiano, Massimo Bettati e Daniela Delucchi presentano in conferenza stampa questo primo sondaggio tematico dedicato al commercio: “Uno strumento di partecipazione per consentire alle imprese di esprimere la loro opinione”, recita la didascalia del sondaggio, cui seguiranno, entro breve, quelli incentrati su giovani, sanità, ambiente e terza età. Una versione cartacea consegnata a tutti gli esercizi del territorio comunale corredata anche con una versione web, un sondaggio suddiviso per aree con risposte anonime, se richiesto, e/o impegno unito e coinvolgimento nel segno di dialogo e comune interesse.

“Perché il commercio è lavoro e tema portante per la rinascita di Sarzana e le giuste politiche commerciali si creano assieme a chi le vive sulla propria pelle – attaccano in coro i presenti - non avere le competenze giuste ma perseverare con arroganza, privi della volontà di ascoltare e senza un chiaro filo conduttore, è sinonimo di questa maggioranza politica che ha depauperato il centro storico. Quando la politica lavora solo per la propria sopravvivenza, quando fare il Sindaco è solo una meta lavorativa anziché semplicemente prestare le proprie capacità ai cittadini a discapito della propria professione, la politica fallisce”.

Le denunce evidenziate dai relatori durante la conferenza sono molte; dallo sviluppo commerciale abnorme sulla Variante a discapito del centro ora impoverito, ai dati positivi sul commercio sciorinati con leggerezza e senza riscontri reali, dalla “Non” politica urbanistica, ai “Turn over” micidiali di attività aperte e richiuse in breve, passando per i parcheggi più cari di quelli di Forte dei Marmi e al piano di commercio mai rinnovato (dal '98) e consequenziale ad un Puc esaurito e soggetto solo a colpi di varianti.

“C’è uno scollamento con la realtà all’interno della giunta, prima la crisi negata, poi pubblicizzata ed usata, e ora superata – ride Mione – questa politica irreale ha solo danneggiato la città, il problema non è scrivere le ordinanze ma farle rispettare, le regole danno certezza al sistema e devono essere condivise. Dalle crisi si esce dando certezze e pianificazione e la soluzione ai problemi non è né di destra né di sinistra, è solo una soluzione”. “Nessuna panacea - concludono relatori – ma un processo forse lungo da iniziare assieme per cambiare l’immagine decaduta di Sarzana, un cammino unito che deve iniziare dalla gente che lavora, e non dalla politica, proprio per cambiare la politica stessa”.

Un capitolo a parte viene poi dedicato alla mostra di Andy Wharol ed alle discussioni in merito nate nell’ultimo Consiglio Comunale in seguito alle domande poste da Mione, Consigliere comunale di Articolo1 Mdp. L’attacco del Consigliere per i 70.000 euro fuori bilancio senza sicurezza di averne reale ritorno e privi del corretto vaglio politico ha avuto strascichi, le sue parole: “Esiste un apposito capitolo per questa spesa che potrebbe anche risultare un fallimento o siete semplicemente padroni della città?” non sono piaciute all’Assessore Nicola Caprioni che ha reagito in altra sede parlando di offerte di “Poltrone” (da Vice Sindaco) ricevute da Mione in caso di una candidatura congiunta, evitando in quel caso di denunciare l’operazione della mostra di Wharol non iscritta al bilancio 2017. “Ho risposto a queste gravi affermazioni dell’Assessore con toni pacati, una risposta pienamente politica e non rancorosa perché non mi interessano gli attacchi personali. Probabilmente Caprioni non accetta che il suo operato sia messo in dubbio ed ha reagito inconsultamente, bastava una variazione di bilancio anziché usare scorciatoie che significano sempre che qualcosa non và. Capisco che possa essere stato indispettito dalle mie parole in Consiglio, ma le sue dichiarazioni successive sono andate ben oltre lo scontro politico e sono arrivate nel campo della diffamazione e anche della calunnia. Sto predisponendo un’azione legale nei confronti dell’Assessore per la sua storia inventata di sana pianta, i ricatti non mi appartengono e le sue parole sono vergognose. Mi dicono poi che abbia negato le gravi asserzioni fatte durante l’assemblea al Circolo Arci, bene, ci sono le registrazioni e controlleremo il tutto nei 90 giorni di tempo previsti dalla Legge per fare denuncia penale”.

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