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Amministrative 2018, a Sarzana dovrebbe nascere la "Lista Pertini" In evidenza

"Dichiaratamente di sinistra, con un rapporto critico col PD, ma non disposta a cedere Sarzana alle destre".

La sinistra sarzanese si ritrova martedì 31 ottobre alle ore 21,00 alla sala dell’ARCI in via Landinelli. L’assemblea è indetta da un gruppo promotore che mette insieme l’assessore alle attività produttive e alla Cultura del Comune di Sarzana Nicola Caprioni, fondatore a Sarzana dell’area di “Campo Progressista”, la formazione promossa dall’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dai componenti della ricostituita sezione locale del Partito Socialista Italiano e da numerose personalità indipendenti provenienti da disparate esperienze personali, professionali, associative e politiche.
Obiettivo è quello di dare vita ad una lista elettorale con una chiara collocazione a sinistra, aperta a tutti coloro che si riconoscono in questa area politica, ed in particolare a militanti di MDP articolo Uno, SI, Possibile, radicali, rifondazione comunista, PCI, ecc.

"Sarzana ha una lunga ed ininterrotta tradizione di amministrazioni di sinistra spiegano i promotori - La sinistra è al governo della città dal 1945, ma già prima della dittatura fascista il PSI conquistò il comune col leggendario sindaco Pietro Arnaldo Terzi, poi trucidato dai nazisti a Mauthausen. Solo questo dato, unito alla perdita delle amministrazioni locali di Savona, Genova, La Spezia e di tanti altri comuni minori, rende appetibile e importante per le destre il tentativo di conquistare, per la prima volta, il comune di Sarzana. Il valore di questa conquista sarebbe straordinario, anche perché il PD ha ancora una sua base elettorale e ha creato negli anni anche una fitta rete di clientelismo e di legami d’interesse.
Per questo “Campo Progressista”, il PSI e tanti cittadini indipendenti, stanno dando la loro adesione alla lista, che porterà il nome di Alessandro Pertini, storica figura unificante della sinistra italiana, antifascista, perseguitato politico, capo della resistenza e presidente della Repubblica, molto amato dagli italiani e assunto universalmente a simbolo del politico retto e onesto, fustigatore di malcostumi e corruzione".

"La lista - proseguono - intende contribuire alla vittoria della sinistra-centro alle elezioni, ma intende, al contempo, dare una scossa al sistema di governo locale e segnare forti elementi di discontinuità con i sistemi di governo, che, in questi anni, hanno caratterizzato la città. La maggioranza del PD è apparsa arrogante e autoreferenziale, ha modificato, di fatto, la composizione della maggioranza con l’esclusione dell’ex assessore Giulia Chiatti e l’allontanamento del consigliere Zanetti, passato all’opposizione, prima di subire la mini scissione di due ex consiglieri dello stesso PD. L’ex candidata a sindaco del centro destra Sara Frassini è passata armi e bagagli al centro sinistra, diventando in consiglio comunale il più autorevole difensore dell’attuale maggioranza. Si è così assistito a uno spostamento di collocazione, che perdendo l’”ala sinistra” e acquisendo una nuova “ala destra” ha spostato gli equilibri politici.
A Sarzana i problemi insoluti sono parecchi. Occorre riconoscere che alcuni di questi hanno trovato soluzione con l’attuale giunta, magari con ritardo, ma comunque sono stati risolti o sono in via di risoluzione, dalla riapertura della nuova via del Murello, all’apertura e alla nuova stagione teatrale del Teatro Impavidi, dall’accordo di programma per Villa Ollandini, al reperimento dei contributi ministeriali per il completamento della nuova piscina di Santa Caterina sino al recupero degli affreschi del chiostro di San Francesco. Questo non risolve i problemi che sono di dialogo con la popolazione e con le categorie economiche, di scelte che privilegino il lavoro e semplifichino la vita dei cittadini. Rimangono questioni aperte come quella delle scuole di viale XXI Luglio e soprattutto rimane la grande questione di Marinella.
Lì si giocherà in gran parte il destino futuro della città. Lì occorre intervenire perché si salvi l’attività agricola, condizione per la preservazione dell’ambiente, e, al contempo, si proceda al risanamento dell’immenso patrimonio immobiliare, alla pulizia, alla sistemazione decorosa delle spiagge, alla rimozione dei baracchino abusivi, all’illuminazione, alla valorizzazione commerciale, all’animazione culturale, all’allontanamento della prostituzione, allo sviluppo delle enormi potenzialità turistiche della zona, senza pensare a ulteriori “cementificazioni” del territorio.
Il Centro storico di Sarzana va rilanciato. Non esistono ricette miracolose, ma occorre intervenire sulle funzioni, creare occasioni con manifestazioni durevoli e non con episodi di un solo giorno. La mostra di Andy Warhol, prodotto dell’attività del nuovo assessore alla cultura, va nella giusta direzione. Sarzana può affermarsi come un punto di riferimento per mostre d’arte e mostre di carattere commerciale, in grado di attirare in città importanti flussi di visitatori anche da realtà molto lontane se non dall’estero. Il turismo può essere una grande risorsa, ma non può essere lasciato alla casualità, occorre investire, produrre materiali e programmare".

La “LISTA PERTINI” a sinistra per unire e non per dividere - sottolineano o promotori - ma anche a sinistra per cambiare e per imporre una svolta nelle scelte e nei comportamenti amministrativi è un’opportunità per le tante energie che la sinistra e le persone di lucido impegno democratico a Sarzana possono produrre, una “nuova primavera”.
Dobbiamo evitare posizioni che, magari prendendo a pretesto anche elementi reali, puntino solo alla divisione della sinistra, a toni cruenti, infamanti e accusatori con l’unico obiettivo di rovesciare l’attuale amministrazione, per consegnare la città al centro-destra. Si è parlato persino di una lista civica, che andasse da esponenti di una parte dissidente, che si dicono a sinistra del PD, sino all’estrema destra con Fratelli d’Italia, guidati a Sarzana, da un ottimo professionista che si dichiara apertamente fascista.
La “LISTA PERTINI” è aperta a tutti quanti non vogliono rendersi complici della consegna della città alla destra, ma vogliono anche imporre con la loro forza elettorale un cambiamento netto e profondo nell’attuale conduzione della pubblica amministrazione. La lista vuole rottura nel sistema autoreferenziale e clientelare e vuole discontinuità di contenuti e di metodi. Essa è aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, del progresso sociale e nella correttezza amministrativa. La lista vuole raccogliere e offrire una sponda politica a tutte quelle importanti energie di giovani, di associazioni, di lavoratori, di professionisti, perché si arrivi a un reale rinnovamento non consegnando la città al centro destra e ai ben noti gruppi d’interesse, che si agitano dietro queste operazioni".

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