La Cisl esprime massima collaborazione e solidarietà nonché apprezzamento circa l’opera di assistenza materiale e sociale che quotidianamente la CARITAS Diocesana locale svolge sul nostro territorio, fronte comune di condivisione valoriale dei quattro inviti di Papa Francesco: accogliere, difendere, promuovere, integrare.
Ricordiamo che molti lavoratori, pensionati e disoccupati spezzini in difficoltà economica si rivolgono spesso anche ai nostri uffici e trovano seppur in emergenza un vitale e immediato supporto concreto presso la locale Caritas Diocesana diretta da Don Luca Palei in termini di domanda di beni di prima necessità, pagamento bollette e sistemazione abitativa oltre che supporto morale e sociale.(ca 12.000 gli assistiti).
Invitiamo dunque a riflettere con maggiore attenzione coloro che cercano di sminuire e mistificare la realtà dell'accoglienza e assistenza locale in un clima di perenne scontro politico su un complesso fenomeno quello migratorio dove altissimo è il rischio di strumentalizzazioni demagogiche, di populismo che alimenta logiche di retorica e di alterata percezione di paura scollata dal contesto sociale, e che mira quasi esclusivamente a contrapporre la disperazione di chi arriva oggi e fugge da infernali scenari di guerra alle gravi situazioni di difficoltà economica delle famiglie italiane che la Cisl, pone al centro della propria azione sindacale conscia delle emergenze “nuove povertà”.
Alla Spezia alta è la tradizione di sinergia tra istituzioni, scuole, associazioni per lavorare e contribuire a regolamentare le politiche di accoglienza ed integrazione in una comunità aperta, solidale e vitale sempre nel rispetto della legalità, perseguendo il bene comune, sapendo altresì che la gestione della presenza sul nostro territorio di ogni migrante salvato nel Mediterraneo si traduce anche in una spesa,. che scatta dal momento in cui il migrante viene salvato da un gommone affondato, prosegue sulla terraferma con la prima assistenza sanitaria, il suo trasferimento e la prima accoglienza (se il flusso dei migranti dovesse continuare a crescere ai ritmi attuali la spesa potrebbe salire a 4,2 miliardi +0,24% del Pil).
A tal proposito citiamo l’esperienza di collaborazione nazionale tra Anolf Cisl e Caritas che ha dato luce al progetto rifugiato a casa mia: su questo tema di straordinaria solidarietà sono già oltre 170 le famiglie, 150 le parrocchie e 30 gli istituti religiosi in tutta Italia che hanno aderito al progetto mettendo a disposizione circa 1.000 posti per altrettanti cittadini stranieri in difficoltà. Uomini, donne, famiglie che avranno la possibilità di trascorrere almeno 6 mesi in un contesto familiare protetto che cercherà di ridargli fiducia e speranza.
Si tratta di un’esperienza portata avanti nella totale gratuità in quanto i costi relativi all’accoglienza saranno interamente a carico delle famiglie e delle parrocchie. I costi finali saranno circa 6 volte inferiori a quelli ordinariamente sostenuti dalle Istituzioni per la sola accoglienza e che proponiamo possa essere estesa con l’aiuto delle rete associativa anche nel nostro territorio.
Un’iniziativa che nei territori testimonia ancora una volta autentica cultura e valori umani condivisi nell’ottica del bene comune, e si auspica possa produrre scelte di responsabilità perché le nostre comunità siano laboratori di un nuovo umanesimo, fatto non di divisioni e contrapposizioni, ma di relazioni e di incontri.
La Segreteria UST Cisl SP