Catturato a tradimento dall'esercito boliviano e dalla CIA statunitense e ucciso nel minuscolo paesino de la Higuera, nel cuore della Bolivia, dove stava combattendo per generare l'insurrezione. Questa fu la fine di Ernesto Guevara de la Serna che mezzo secolo fa, moriva assassinato a soli 39 anni dopo una vita che difficilmente non si potrebbe definire straordinaria.
Nato in Argentina il 14 giugno 1928 da una famiglia borghese, si laurea in medicina e, con la sua ormai mitica moto Poderosa, gira il Sud America e prende coscienza della tragica condizione di sfruttamento dei campesinos, a loro volta eredi del cinquecentennale colonialismo europeo.
In Messico nel 1955 conosce Fidel e Raul Castro, giovani esuli cubani in lotta contro il corrotto e decennale regime di Batista. Aderisce all'idea della lotta armata per liberare Cuba e nel 1956 parte con il Grandma, una vecchia imbarcazione civile, per approdare dopo un altro viaggio leggendario, sulle coste dell'isola caraibica con un piccolo gruppo di uomini, tra cui l'italiano Gino Donè Paro, l'unico europeo presente.
Dopo nemmeno due anni la Rivoluzione cubana sarà vinta. Il Che è stato uno dei protagonisti assoluti della storia del '900. Intellettuale a tutto campo, teorico della guerriglia e poeta, ministro dell'economia cubano e molto altro, lasciò il suo prestigioso ruolo a Cuba per portare la guerriglia e la rivoluzione in tutto il mondo, a partire dal Sud America.
Trovò la morte ucciso dai rappresentanti dell'imperialismo che intendeva sconfiggere, spaventato dall'allargarsi delle sue azioni e delle sue idee.
Rifondazione Comunista spezzina intende ricordarlo e celebrarlo oggi, 9 ottobre 2017. Cinquant'anni fa morì l'uomo e nacque il mito, ancora indelebile nella memoria collettiva.
Hasta siempre Comandante!
Rifondazione Comunista La Spezia