Dai risultati elettorali per il rinnovo del Parlamento europeo emerge innanzitutto il dato di un'astensione crescente che di fatto favorisce il rafforzamento delle destre. Hanno vinto l'astensionismo ed il bipolarismo, che rappresentano per noi l'esatta antitesi della partecipazione democratica.
Come in tutta Europa, anche nel nostro Paese e nella nostra Regione (dove ha votato solo il 50% degli elettori), il fenomeno dell'astensionismo è in crescita. La lista "Pace terrà e dignità", l'unica costretta a raccogliere le firme per potersi presentare e di fatto esclusa dalla ribalta dei media, ha raccolto il voto di circa 19.000 liguri, il 3% del totale, percentuale non sufficiente ad eleggere parlamentari europei.
E' un dato che non ci soddisfa, ma le ragioni dell'opposizione alla guerra ed alle scelte politiche ed economiche che ne derivano continueranno ad essere al centro della nostra azione di opposizione sociale e di lotta.
Necessità ancora più forte nel momento della deflagrazione della politica istituzionale ed alla sua deriva evidenziata dall'inchiesta per corruzione che ha portato all'arresto del presidente della Regione Giovanni Toti, dell'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, del capo di gabinetto di Regione Liguria Matteo Cozzani, dell'imprenditore Aldo Spinelli e ad indagare personalità fondamentali per gli equilibri decisionali degli enti genovesi e liguri.
Come PRC regionale continueremo ad operare per il rafforzamento di un'alternativa che deve nascere dal basso, dal tessuto sociale sano del nostro territorio, dalle lotte contro le grandi opere e contro la guerra, unendo tutte le forze che coerentemente rappresentano una netta discontinuità con l'attuale sistema di potere.
Rifondazione Comunista
Federazione regionale Liguria