"Il gossip tiene banco, l’economia e il lavoro no. Con una crisi industriale che, sul nostro territorio regionale, sta mettendo in ginocchio centinaia di lavoratori e loro famiglie, la disoccupazione giovanile a due cifre e un turismo che produce lavoro precario, il problema della Liguria - oggi - è diventato il Red Carpet", dichiarano Mario Ghini , segretario generale Uil Liguria, e Nadia Maggiani, segretaria confederale Uil della Spezia.
“Troviamo strumentale e fuori luogo, proprio in un momento in cui i lavoratori di Ericsson, Gitiesse, Ilva, della tenuta di Marinella e di altre aziende affollano le nostre piazze, chiedendo lavoro e diritti, che ci siano alcuni politici di professione che invocano allo scandalo per un semplice arredo urbano – proseguono i due esponenti della Uil – Ce ne fossero di attrattive in Liguria, invece i professionisti della polemica, complice la calura estiva, fanno strisciare veloce proprio sul tanto famigerato tappetto rosso, la loro incomprensibile indignazione. Chiediamo a questi soggetti, che rappresentano elettori che sono anche lavoratori, se hanno già relegato al fresco delle loro cantine o delle loro case al mare le crisi industriali. Chiediamo a questi soggetti, rossi di rabbia come il tappeto, se preferiscono fare gossip e polemica o prendere in considerazione la possibilità di trovare soluzioni occupazionali per migliaia di lavoratori e, magari, pensare allo sviluppo dei nostri territori”.
"Sarebbe bene - concludono Ghini e Maggiani - che quest’anno maggioranza e opposizione non andassero in vacanza e che cominciassero a collaborare insieme, magari facendosi una bella passeggiata rilassante su uno dei Red Carpet a disposizione, per avviare un piano strategico di salvataggio e rilancio della nostra economia".