Circa una ventina gli attivisti (tra cui Leonardo Cabras della Segreteria Nazionale di FN) che si sono presentati nella piazza alle 17.30, come promesso da Andrea Moretti (responsabile FN per la Val di Magra), seppur sprovvisti di gazebo hanno egualmente portato a termine i loro programmi, ovvero volantinaggio e raccolta firme contro lo "Ius soli".
Una cinquantina le firme raccolte ed un'evidente soddisfazione sui loro volti nello srotolare la bandiera italiana e quelle di FN proprio dietro a Palazzo Roderio, i cui uffici avevano annullato il permesso per un loro gazebo in base alla delibera approvata negli scorsi mesi dalla Giunta Cavarra.
"Spazi e suolo pubblico, locali comunali non saranno più concessi ad Associazioni ed organizzazioni che abbiano professato e manifestato ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe o antidemocratiche", oltre all'apposito stampato da compilare per richiedere il permesso per un presidio viene richiesto di sottoscrivere una dichiarazione aggiunta di "non professare ideologie portatrici di odio o di intolleranza religiosa".
"Raccogliere firme contro lo ius soli è razzismo? Manifestare a favore della famiglia è omofobia? - lamenta Moretti - il Sindaco dichiara che queste limitazioni sono mirate solo contro FN e Casa Pound, questo si è razzismo, noi siamo qui egualmente, in regola con le norme richieste dalla legge e con le Forze dell'Ordine presenti.
Abbiamo raggiunto l'obbiettivo che ci eravamo prefissati con, in più, un'insperata pubblicità gratis.
Riteniamo la delibera completamente illegittima e abbiamo già avviato un esposto al Prefetto della Spezia, stiamo valutando inoltre ulteriori iniziative legali".