La questione dei rifiuti, giustamente, ha grande importanza in tutta la campagna elettorale, anche in questi ultimi giorni. Proprio perché si discute di un servizio che riguarda tutti e di straordinaria complessità, sarebbe bene che, sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti, ognuno ragionasse con criterio.
I dati resi noti da Regione Liguria, specificamente con grande orgoglio dall’assessore Giampedrone, certificano che la provincia della Spezia consegna il miglior risultato assoluto in termini di raccolta differenziata: questo è certamente dovuto anche al risultato del Comune capoluogo che condiziona il dato generale, nel bene e nel male (come invece, ad esempio, accaduto per Genova).
Fin dall’inizio abbiamo ammesso che il nostro sistema di raccolta dei rifiuti è scomodo perché rigido, ogni giorno viene raccolta una sola tipologia di rifiuti e, tocca raggiungere l’isola ecologica mobile o una di quelle fisse, se nella necessità di conferirne un’altra. Se poi lasciamo il rifiuto sbagliato sotto casa, non ci viene raccolto fino al giorno giusto.
Questa rigidità, per la quale ci siamo scusati oramai mille volte, produce un ottimo risultato per rifiuto raccolto: non mi riferisco a una classifica astratta, ma a quanto effettivamente ricicliamo alla fine del processo.
La raccolta differenziata è un obbligo di legge, ma è ancor prima un nostro interesse perché permetterà a noi e ai nostri figli di vivere in un mondo migliore.
Dopodiché questa Amministrazione ha voluto avviare l’aggregazione di ACAM e attende con trepidazione che si concretizzi perché ci servono maggiori investimenti, anche e soprattutto sul ciclo dei rifiuti.
Occorrono più e nuovi mezzi e, siccome le macchine da sole non bastano, anche più operatori; di grande utilità sarebbe inoltre un’isola ecologica fissa nel tessuto urbano: se potessimo eliminare ogni disservizio, uniformassimo il più possibile le zone di raccolta per tipologia, la raccolta avvenisse in tutta la città di notte, la scomodità per ciascuno di noi si attenuerebbe moltissimo.
Certamente la raccolta porta a porta è un problema, se si guarda al ciclo dei rifiuti come fosse in prima istanza una questione di decoro urbano: è evidente che i vecchi cassonetti nascondessero la spazzatura meglio che a lasciarla sotto casa. Per questo occorre raccogliere di notte, affinché la città il mattino sia pulita e per questo occorre sanzionare chi continua ad abbandonare i rifiuti senza rispetto alcuno degli altri.
Oggi dobbiamo ringraziare i cittadini di Spezia che hanno permesso un risultato oltre le previsioni più ottimistiche e, se questo è accaduto, significa che in tanti, con coscienza, aderiscono a una grande impresa collettiva; altresì dobbiamo prendere atto che i cosiddetti cassonetti intelligenti nelle città non funzionano ed è sufficiente guardarsi attorno, come funzionano peggio nella zona pedonale anche le nostre postazioni mobili, che sono sostanzialmente una versione evoluta dei cassonetti intelligenti.
Voglio riscontrare la proposta del candidato al Consiglio Comunale Costa che consisteva nel prevedere cassonetti condominiali in ogni condominio, anche a costo di togliere parcheggi. E’ un’idea che, all’inizio del mio mandato, ho lungamente approfondito, non priva di fascino, ma in termini pratici di difficoltosissima realizzazione: moltissimi parcheggi scomparirebbero, al punto da rendere ampiamente inutile averne realizzati di sotterranei. Si tratterebbe di almeno 3000 postazioni da vuotare tutti i giorni di ogni tipologia di rifiuto e, siccome sarebbero postazioni per la raccolta differenziata, occorrerebbe che passassero almeno tre camioncini diversi al giorno. Immaginate il disagio e sorvoliamo sui costi, che risulterebbero strabilianti.
ACAM e Amministrazione Comunale hanno comunque già oggi permesso di collocare cassonetti condominiali, ogni qualvolta si potesse farlo.
Spero di aver dato un contributo utile ai pochi che si interessano davvero di questo tema, tanto rognoso quanto importante. Ho preferito non usare toni da campagna elettorale e invito tutti a fare altrettanto, perché ci vuole poco a incoraggiare il vicino di casa furbetto che sporca la città.
Jacopo Tartarini, assessore al ciclo dei rifiuti del Comune della Spezia