"Il modello di città che si è realizzato in questi anni ha mortificato i quartieri che sono stati concepiti più come satelliti del centro che come luoghi di vita e di aggregazione delle persone. Questo modello va rovesciato recuperando un’idea di Spezia città “policentrica”. I nostri quartieri e le nostre frazioni non sono le periferie dormitorio delle grandi metropoli, bensì luoghi ricchi di identità, di storia e di relazioni sociali. Sono un patrimonio sociale e culturale da valorizzare e rilanciare, mentre ora versano in condizioni di incuria e degrado.
La cura dei nostri quartieri deve essere uno dei criteri fondamentali per la redazione del Bilancio comunale, che deve prevedere risorse certe destinate a questo obiettivo, privilegiando gli interventi di manutenzione e di recupero rispetto alla realizzazione di nuove opere.
L’esigenza di sconfiggere il degrado e l’abbandono e rilanciare la centralità dei quartieri non si può però affrontare con i soli, se pur necessari, interventi di manutenzione. Occorre mettere in campo una politica per i quartieri nella quale agli interventi di manutenzione e di opere pubbliche si affianchino scelte precise sul piano sociale e su quello dell’ambiente, della raccolta dei rifiuti, della difesa della salute e della prevenzione, dello sport e della cultura, che non può essere concentrata solo nel centro, ma deve manifestarsi in maniera diffusa in tutta la città.
L’insieme di queste problematiche dovrà essere affrontato con la redazione di un “Programma di quartiere”, nel quale siano chiaramente specificate le priorità e i tempi di realizzazione dei diversi interventi. Ogni quartiere della città dovrà avere il proprio “Programma”, il quale verrà costruito dando la parola ai cittadini, ovvero individuando le priorità e le azioni necessarie attraverso la partecipazione e il contributo di tutti e istituendo i Comitati di quartiere, i cui membri saranno scelti dai cittadini, i quali dovranno anche verificare la corretta attuazione del Programma.
La rivitalizzazione dei quartieri e la partecipazione democratica sono anche un modo per rispondere alla diffusa percezione di insicurezza di molti cittadini. Solo pochi giorni fa il Prefetto della Spezia ha voluto sottolineare che il numero dei reati commessi nella nostra città è costantemente in calo e ha individuato nel degrado e nella povertà le cause che determinano un allarme sicurezza nei cittadini, rivelandosi più lungimirante di taluni esponenti del centrodestra e del centrosinistra.
Non sottovalutiamo gli episodi di microcriminalità che si manifestano per esempio con i furti negli appartamenti e le truffe nei confronti degli anziani né ci giriamo dall’altra parte di fronte all’intollerabile presenza dello spaccio in certe zone della città. Siamo consapevoli che per fronteggiare questi fenomeni occorre l’impegno della Polizia municipale come delle forze dell’ordine. Tuttavia sappiamo altrettanto bene che occorre in primo luogo attuare una linea d’intervento che sappia affrontare l’emergenza sociale con adeguate politiche di sostegno, di avvio al lavoro e di integrazione per tutti, italiani e migranti.
Quartieri puliti, ordinati, curati, bene illuminati, solidali, vissuti dai cittadini con iniziative sociali e culturali significano anche quartieri più sicuri per tutti".