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Sarzana, l'Assessore Caprioni redarguisce tutti In evidenza

di Luca Manfredini - Una convocazione "veloce e perentoria" delle Associazioni culturali che lavorano sul territorio sarzanese per un Assessore che vuole cambiare drasticamente il metodo del "dare-avere" sin oggi utilizzato.

È un Assessore duro e determinato quello che ha aperto la Sala Consiliare alle 19 Associazioni intervenute, poche le recriminazioni accettate, nessun sforamento sulla politica o sulla polemica acconsentito, Caprioni prende in mano il suo Assessorato e non intende poltrire sui pochi mesi che lo separano dalla fine del mandato.

"Ho idee e linee guida ma sono aperto al confronto ed anche alla modifica, ma solo con chi ha voglia di farlo, con chi ha idee, con chi merita, si inizia qui a lavorare per il 2018, si cambia e si pianifica una strada per chi proseguirà, a prescindere da chi sarà, il "servizio" va assicurato e proseguito indipendentemente dalle scadenze amministrative. Ho trovato una situazione "leggermente anarchica" e grosse spese per gli eventi, seppur 400.000 euro annui (300.000 da sponsor e 100.000 dal Comune) possano essere una spesa modesta per la varietà e quantità di eventi, sono pur sempre una cifra enorme rispetto alla potenzialità del Comune, conteggerò nelle spese anche quello che normalmente si ovvia, ovvero l'utilizzo gratuito di strutture e/o suolo pubblico".

L'umore dell'Assessore si era già ben capito dalla mail di convocazione spedita alle Associazioni, una frase in particolare aveva stupito ed anche avviato polemiche politiche ora in crescere: "Chi vuole concertare venga alla riunione, chi invece pensa non sia utile, decide di estraniarsi dal confronto, e anche da possibili futuri contributi Comunali".

L'Assessore spiega poi, durante la riunione, che la frase era solo "un amo gettato nell'acqua" appositamente, un amo ghiotto e chiaro per stimolare la necessaria presenza degli aventi diritto.

Detta linee di priorità su cui discutere e investire; in primis la cultura, ma in senso più ampio e professionale.
Attività culturali poliformi, prosa, lirica, musica sinfonica, dibattiti filosofici e divulgazione scientifica; al secondo posto gli eventi di solo intrattenimento e spettacolo, certo necessari per avere grandi numeri, ma "un cantante che basa il suo spettacolo sul biglietto pagato è solo spettacolo e non cultura su cui investire, ben venga ma non mi interessa spenderci sopra", e al terzo posto gli eventi commerciali che dovrebbero auto sostenersi.

Ambisce a co-finanziamenti e ricerca autonoma di sponsor da parte di ogni Associazione e critica "eventuali" corsie preferenziali e "decisioni ristrette prese al bar davanti ad un caffè" forse tanto di moda, anziché scelte concertate tra tutti gli attori in campo.

L'obiettivo e di arrivare ad un chiaro centro di gestione e concertazione che eviti sotterfugi e brutte abitudini, per ottenere un risparmio ed un aumento di qualità.

Critico poi sull'accorpamento temporale e geografico degli eventi che, secondo Caprioni, vanno spalmati su tutto l'anno e non accatastati, e distribuiti su una più ampia area non ristretta solo al centro storico.

Il tempo svelerà se è l'inizio di una piccola/grande rivoluzione o solo "arroganza" come da qualcuno ventilato, nel frattempo il primo risultato é ottenuto; una forte discussione già iniziata nella riunione (di cui attori importanti sono stati i ragazzi dell'Associazione Rasoterra, con cui l'Assessore ha concordato) e, sicuramente, un maggiore attivismo ed una maggiore competizione da parte delle Associazioni stesse e di Alina Lombardi che le raggruppa e rappresenta.

Si è parlato anche del Teatro tanto desiderato e tanto importante per la città, dell'attesa data di apertura e del criticato "comitato di gestione: "Non abbiamo le condizioni ora per avere un direttore artistico, primo perchè costa, poi perchè siamo a fine legislatura e starà a chi segue deciderlo, forse lo faremo noi stessi ma, al momento, proviamo l'esperimento Comitato. Grazie al contributo avuto dal Governo siamo in grado di finire tutti i lavori, anche quelli di secondo piano rispetto alla sicurezza necessaria per un'apertura anticipata, ma di rilievo per riconsegnare il teatro integro e perfetto, per questo preferiamo posticiparne l'apertura verso i primi mesi del 2018".

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