La candidatura di Forcieri a sindaco della Spezia è un gesto irresponsabile e un affronto al Pd, partito nel quale lo stesso ex presidente dell’Autorità Portuale spezzina milita fin dalla sua nascita, arrivando dal Pci, dal Pds e dai Ds. Se è vero che Forcieri ha contribuito alla fondazione del Partito Democratico è altrettanto vero che il Pd e i suoi militanti in tutta la provincia e in particolar modo a Sarzana hanno sempre sostenuto ogni suo percorso. Percorso che ritengo gli abbia riservato parecchie soddisfazioni, grazie a incarichi importanti come sindaco, senatore, sottosegretario e presidente della Autorità Portuale. Oggi avrebbe potuto fare un gesto nobile e mettere la sua esperienza a disposizione del centrosinistra, dei suoi amici, delle nuove generazioni del Pd e invece ha preferito premiare, come sempre, se stesso, candidandosi a sindaco per provare a far vincere Peracchini e la destra. Una candidatura fuori dal partito, per pugnalare il Pd, uno schiaffo a una tradizione politica e a una storia che lo ha visto protagonista, che suona come inaccettabile proprio in ragione dei suoi trascorsi.
Sebbene notizie di una sua probabile candidatura girassero da settimane, il tempismo con il quale ha deciso di annunciarla, ovvero dopo che il Pd ha compiuto la scelta di una candidatura unitaria, sembra proprio mirato a colpire il suo, ormai direi ex, schieramento politico.
La nostra comunità deve prenderne atto e reagire compattamente, fare leva sulle migliori energie della sinistra per sconfiggere, tutti insieme, destra e 5 stelle. Di fronte a un simile gesto di tradimento, servono unità, forza e protagonismo del Pd e del centrosinistra a tutti i livelli.
Juri Michelucci, consigliere regionale Pd