"Ho letto con particolare attenzione l'intervento delle organizzazioni sindacali sulla situazione dello stabilimento Fincantieri del Muggiano e sulle prospettive date dalla maxi commessa della Marina Militare del Qatar.
Penso che si tratti di un'ottima occasione di rilancio, dopo anni di contrazione e riduzione occupazionale, ma condivido i loro timori e credo che Fincantieri debba esprimersi con chiarezza riguardo il suo impegno sul nostro territorio. Recentemente il direttore della divisione navi militari di Fincantieri ha espresso l'interesse ad accorciare la catena tra Riva Trigoso e Muggiano e a portare alla Spezia la testa del Polo della Difesa Navale lamentando però un ostacolo nella mancanza di spazi nel nostro Comune. Se è realmente questo il nodo principale da sciogliere, penso che la futura amministrazione della città, come tutti gli altri enti coinvolti, dovrà saper cogliere questa opportunità garantendo tutte le condizioni necessarie ad un simile rilancio, sempre nel rispetto della salute di lavoratori e cittadini ma senza rinchiudersi in una sterile cultura del no.
La nostra città per ragioni industriali, commerciali e logistiche rappresenta la sede ideale per un Polo internazionale della difesa navale, inserito nell'ottica europea di una razionalizzazione dell'industria armiera comunitaria. La presenza della Marina Militare nel nostro territorio consentirebbe di ottimizzare la sinergia tra forze armate e industria per tutto il ciclo di vita dei prodotti, non solo di Fincantieri ma di tutte le altre aziende già presenti e operanti nel settore difesa, a cui se ne aggiungerebbero sicuramente di nuove, anche dell'alta tecnologia, attratte da un simile Polo.
L'altro problema sollevato dalle sigle sindacali riguarda la qualità dell'occupazione e ritengo che anche questo sia pienamente condivisibile. Mi auguro che Fincantieri operi per rafforzare il proprio patrimonio umano e di conoscenza piuttosto che procedere ad esternalizzazioni indiscriminate. Credo che si debba investire sulle maestranze, nella loro formazione e riqualificazione, oltre che ovviamente prevedere nuove assunzioni di fronte ad una simile mole di lavoro per i prossimi 8 anni. A questo proposito i bandi regionali per la riqualificazione professionale dovranno tenere presente questa sopraggiunta esigenza e potranno essere uno strumento di supporto molto efficace. Sarà nostro compito portare avanti queste istanze in tutte le sedi politiche e istituzionali".