"Ennesimo atto di arroganza della Maggioranza - attacca il Presidente di Commissione Valter Chiappini (M5S) - questo fatto ricorda l'epurazione dell'Assessore Giulia Chiatti, che pagò il dissenso di Sel nei confronti della Maggioranza. Ora, allo stesso modo, su proposta dell'ex esponente dell'opposizione Sara Frassini, passata in maggioranza, si è stati costretti a votare per la sostituzione della vice presidente Pittiglio con la neocommissaria Pd Ricci".
"Uno scontato risultato costruito a tavolino - attacca ancora Chiappini - con la giusta astensione di Pittiglio e Ricci e "l'ovvia prassi" a favore di Frassini, Antola e Rosignoli".
Si registrano il voto contrario del Presidente Chiappini e le polemiche nate in Commissione, si mormora di uno scontro dialettico turbolento tra la Frassini e la Pittiglio, che ha creato non pochi problemi al Presidente di Commissione.
L'uscita di Paolo Mione e Rosanna Pittiglio dal Pd e il loro confluire in Articolo1 Mdp continua quindi a creare scontri, voluti o meno, pur essendo ancora parte, in teoria, della maggioranza stessa.
"Da sempre è prassi che la Presidenza della Commissione Affari Costituzionali competa alla Minoranza, mentre la Vice Presidenza, peraltro nomina decisamente poco pesante essendo incarico meramente di supplenza, in caso di assenza forzata del Presidente, competa alla Maggioranza - insiste Chiappini - non c'era nessuna necessità di togliere la carica a Pittiglio, dal momento in cui, come ho dichiarato al momento del voto, ad oggi, il nuovo gruppo consiliare Articolo 1 Mdp risulta ancora in Maggioranza.
Dopo l'assurda ed indebita ingerenza del partito Pd nel chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio Mione, non più garante, secondo il Segretario Vasoli, dell'imparzialità solo perchè uscito dal partito, oggi il simbolico spregio gratuito della revoca della nomina di Vice Presidente all'altra dissidente Pittiglio".