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La "strategia della rana bollita" per la fine della Sanità Pubblica Ligure In evidenza

Di Luca Manfredini- La Delibera approvata venerdì in Consiglio Regionale acuisce ulteriormente, se possibile, le preoccupazioni di Francesco Battistini (Consigliere Regionale M5S) e Valter Chiappini (Consigliere Comunale Sarzana M5S) sulla Sanità Ligure e sul futuro a breve dell'Ospedale S.Bartolomeo.

La delibera della Giunta Toti - "Indagine di Mercato : conferimento incarico esplorativo ad Alisa" - tradotta per i comuni mortali equivale ad una "privatizzazione presunta" di Ospedali Liguri già in difficoltà, già da tempo in fase di ridimensionamento, una "messa sul mercato" delle strutture più deboli e più a rischio.
La precedente Giunta Regionale di centrosinistra regalò ai privati il reparto di ortopedia di Albenga, l'attuale Giunta di centrodestra vuole privatizzare totalmente le strutture Ospedaliere di Bordighera, Albenga e Cairo Montenotte e dovunque si demansiona al privato (lentamente) sempre più servizi prima pubblici, o si spingono gli utenti a servirsi dei privati per accelerare i tempi di intervento.

Un'immagine facilmente riconducibile proprio all'Ospedale Sarzanese, un "film già visto" per i due Consiglieri appassionati di Sanità che gridano alla sopracitata "Strategia della rana bollita".

Ve la ricordiamo qui: Di Noam Chomsky - "Immaginate un pentolone pieno d'acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura sale. Adesso l'acqua è calda. Un po' più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po', tuttavia non si spaventa.
L'acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce, semplicemente, morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell'acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone".

"Come già aveva fatto intendere nel 2011 l'allora Assessore PD Montaldo - chiosa Chiappini, palesando il progetto di cedere a privati "pacchetti di prestazioni" da effettuare nel blocco operatorio di Sarzana, la tendenza oggi si conferma e si cedono piano i rami redditizi dei nostri servizi Sanitari ai privati in tutto o in parte, camuffando il progressivo smantellamento del Servizio Pubblico con la "gratuità della prestazione" garantita in realtà solo sino a che i soldi pubblici non saranno saccheggiati definitivamente!"

Gli fa eco Battistini: "Con ALISA si sottraggono fondi al LEA (livelli essenziali di Assistenza) e si aggiungono i costi di un nuovo dirigente apicale per ogni ASL, il Direttore sociosanitario ha pensato solo a creare nuove poltrone e nuovi "centri di potere" investendo ingenti risorse economiche a scapito proprio di ciò chè invece serve davvero; personale operativo, medici, infermieri, tecnici ed operatori sanitari.
Creando invece una vera sinergia e complementarietà tra territorio ed Ospedali, investendo sul personale operativo e riallineando alle necessità il numero di posti letto, si aumenterebbe la qualità dei servizi e si andrebbero a recuperare le risorse che, dalla nostra ASL si riversano fuori Regione, strategia semplice e logica che porrebbe fine al fenomeno degli " utenti migranti", cosa che invece e puntualmente, nonostante il cambio di colore, non viene neppure presa in considerazione".

I due Consiglieri prevedono per l'Ospedale di Sarzana un declassamento costante degli interventi di qualità a favore di attività chirurgiche programmate di media/bassa complessità e assistenza anziani, le prestazioni cioè più appetibili dai privati per l'alta resa a minor rischio ed impegno finanziario, una strategia che viene da lontano e che viene confermata/accelerata dalla nuova Giunta Regionale.
Un vero e proprio programma quindi per favorire l'ingresso dei privati; dal mancato reintegro del personale pensionato, alla soppressione del numero di sedute operatorie, dal depotenziamento di varie specialità ambulatoriali e, in contemporanea, dalla funzionalità quasi a pari prezzo delle "opzioni private", tutto sembra teso a fare apparire inadeguato il servizio pubblico, spingendo gli utenti stessi ad ambire ad una privatizzazione.

Concludono all'unisono i due Consiglieri Battistini/Chiappini: "Tutto ciò ci fa gridare alla strategia della rana bollita, una Sanità appositamente spogliata e lasciata deperire, sostituita piano per poi cedere al privato di turno, facendolo percepire da tutti (come ciò che non è e non sarà mai) come il salvatore della Patria ed il solo mezzo per poter correggere una situazione non più risolvibile altrimenti.
Stremo ben all'erta e pronti a mobilitare i cittadini contro ogni decisione presa sulle loro spalle!"

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