La scelta del luogo non è casuale per la conferenza stampa di congedo, l'ex ospedale militare diventerà sede del polo universitario e rappresenta uno dei progetti che più sta a cuore a Federici. "L'Università è un elemento in grado di definire una città e abbiamo scelto di destinare a questo scopo le risorse FAS", spiega il Sindaco.
"In dieci anni la città ha subito grandi cambiamenti economici ed infrastrutturali - prosegue Federici - l'anno più critico è stato il 2008; all'inizio del mio mandato ho dovuto affrontare la crisi dell'Acam e la chiusura della San Giorgio, oltre al fallimento e retrocessione dello Spezia Calcio. Ora la configurazione produttiva della città è cambiata: La Spezia si sta affermando sempre di più come un polo della produzione nautica di grande qualità con insediamenti significativi quali i cantieri Picchiotti, Baglietto, San Lorenzo e naturalmente Fincantieri. Con infrastrutture legate al comparto come la Darsena Pagliari, il Porto Lotti e il Porto Mirabello. Il tutto legato ad un indotto consolidato e investimenti nella ricerca grazie al Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, il Polo Universitario Marconi e l'Enea Cnr".
"Siamo riusciti a vincere la sfida contro Genova guadagnando la presenza di ASG Superconductors, industria d'eccellenza nel campo delle tecnologie dei materiali di conduzioni. Abbiamo un centro commerciale, Le Terrazze, degno di una città di riferimento per un bacino di consumi che altrimenti sarebbero comunque migrati altrove.
Tra le infrastrutture e agli investimenti nel campo della Sanità: il vecchio Felettino è stato definitivamente abbattuto e oltre 100 milioni sono stati destinati al Sant'Andrea e nelle strutture territoriali. La città ha saputo fare una riconversione nei confronti del turismo: i dati relativi alle ricettività confermano questo indirizzo. Oltre alle attività del centro storico rivitalizzate dalle presenze legate alle crociere" - spiega il Sindaco - "Sul fronte dei numeri i 1200 posti auto del sistema di parcheggi, tra park in Stazione, al Mirabello, al Kennedy e il nuovo di Piazza Europa, sono compensati da 1253 alberi in più. La raccolta differenziata da una media mensile del 29% del 2012 è passata ad un 56%, anche se il sistema risulta da migliorare. Anche gli allacci al depuratore sono aumentati dai 73mila del 2009 ai quasi 80mila".
Tanti altri i temi trattati dal Sindaco ormai uscente, quali la razionalizzazione dei costi legati alla pubblica amministrazione, le opere di riqualificazione dei quartieri, delle Piazze e dei centri sportivi, il mantenimento dei presidi culturali e museali, il potenziamento della mobilità sostenibile e l'investimento di fondi sulla messa in sicurezza del territorio.
"Lascio una città con un profilo da capoluogo in cui è migliorata la qualità della vita. Ora siamo in grado di guardare al futuro con uno sguardo meno impaurito rispetto agli anni scorsi: abbiamo una rinnovata propensione al futuro - Conclude Federici - Ora è il momento per me di dare l'addio al ruolo e alla carriera politica, non all'impegno che da Sindaco manterrò sino all'ultimo giorno di mandato. Mi ritengo fortunato nell'aver avuto modo di svolgere questa carica così prestigiosa ma ora penso sia giunto il momento di fare spazio a persone nuove".
La conferenza stampa termina senza un'investitura politica nei confronti di un successore favorito, almeno apertamente, ed anzi l'auspicio di passare tramite le primarie e giungere così ad un nome per il candidato a Sindaco del centrosinistra, con uno sguardo di preoccupazione verso i giorni che passano e tolgono tempo alla campagna elettorale. Anche se dopo questi ultimi giorni di festa presumibilmente si entrerà nel vivo della discussione politica e partirà il countdown per le amministrative.
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