i San Terenzo, ed a lui chiediamo di dare coerente consequenzialità alle sue parole e rimuovere il parroco.
Facile pensare che i prossimi ad esser sotto attacco saranno i gay, i cui matrimoni sono stati definiti dal Papa una minaccia, i mendicanti e magari i bambini che con le loro gesta e tenerezze istigano gli istinti carnali dei vari parroci frustrati nella loro castità.
Le loro frustrazioni non possono certo esser rigettate sulla società civile laica, difesa dalla nostra Costituzione. Subiamo già troppi diktat dalla Chiesa sul piano culturale e scientifico (testamento biologico, aborto) e siamo uno dei Paesi più arretrati sul piano dei diritti civili (divorzio, matrimoni di genere, convivenze), già sin troppo paghiamo con soldi pubblici le loro scuole, le Chiese e i loro insegnanti a scapito dell' istruzione pubblica, fino alla vergognosa esenzione dall'IMU prevista dal governo Monti ed avallata dalle forze politiche che lo hanno sostenuto.
La laicità va ritrovata anche nelle manifestazioni pubbliche, dove sempre più spesso, anche a Lerici, sembra un valore assente, pertanto chiediamo che ci sia reciprocità nel rispetto dei credi e anche dei non credi.