Questo perchè una parrocchia Ligure è sulla cronaca nazionale, non per la vicinanza alla famiglia del rapito Andrea Calevo o per la solidarietà da offrire alle tante famiglie in gravi difficoltà economiche e con lo spetro della disoccupazione ma bensì per una personale crociata contro le donne o meglio a giustificazione del femminicidio.
Il parroco "esorcista" di San Terenzo non è nuovo a questi comportamenti, ci pare che cerchi visibilità usando squalidi sistemi, nei mesi scorsi nei confronti dell'Islam, contro i turisti o i disabili, questa volta è il turno delle donne. Forse non gli interessa sapere che sono 120 le donne che, dall'inizio di quest'anno, sono state uccise da mariti, ex o da compagni di vita. A questo si aggiunge la violenza quotidiana o gli abusi che spesso non vengono neppure denunciati. Allora quella "BACHECA" alla porta di una chiesa, luogo che indipendentemente dalla propria fede o credo, va rispettato per la tolleranza, gli insegnamenti e i valori del cattolicesimo, non è ammissibile che sia stata trasformata da un parroco nella "bacheca dell'infamia".