Per questa ragione, sentita la Corte dei Conti sezione Controllo, informata la Prefettura della Spezia e ricevuta la proposta di liquidazione da parte del Consiglio di Amministrazione lo scorso 4 novembre, verrà convocato un apposito Consiglio comunale in data 28 novembre per deliberare lo scioglimento e la liquidazione. Il Sindaco nominerà un liquidatore che provvederà a definire i crediti ed i debiti della società così da addivenire ad una proposta liquidatoria in tempi congrui.
Sempre il 4 novembre il Presidente della società avv. Santini si è presentato dimissionario e la sua presenza in CdA è venuta meno, così che le sue attuali vicende giudiziarie non interferiscono con le procedure attuali.
In questi giorni stiamo ricevendo offerte per la gestione e per l'affidamento di nuova concessione demaniale per il porto di Bocca di Magra. Al momento la procedura che seguiremo è quella dell'affidamento temporaneo della gestione della concessione in mano al Comune per garantire la continuità del servizio per uno o due anni, garantendo il mantenimento del livello occupazionale attuale e del regolamento di gestione dei posti barca comunali. Affidata la gestione provvisoria si procederà ad istruire idonea procedura per l'affidamento della concessione del porto ad un nuovo concessionario.
Questa procedura è volta ad assicurare il capitale dell'Ente da eventuale nuove perdite che dovessero verificarsi nel proseguimento dell'attività societaria, inoltre sarà tesa a massimizzare il ricavo dal patrimonio comunale che verrà reso disponibile sul mercato.
Qualunque ipotesi alternativa, comparsa sulla stampa a firma di esponenti del PD locale, rappresentati dai consiglieri comunali di "Insieme per Ameglia" è priva di ogni fondamento giuridico e tesa esclusivamente ad ingenerare confusione e disorientamento nella popolazione.
Le responsabilità del PD amegliese riguardo alla situazione attuale sono gravissime, la mancanza di controllo analogo negli anni che hanno preceduto la nostra amministrazione ha permesso la creazione di un buco economico enorme che si è aggravato con l'emersione di ulteriori poste negative pregresse negli anni 2014 e 2015.
Oggi la società andrebbe comunque dismessa a norma del D.Lgs. 175/2016 (Decreto Madia) che prevede la liquidazione delle società che non superino il milione di fatturato, ma in condizioni diverse sarebbe stata possibile una vendita con un notevole profitto per l'Ente, profitto che è andato in fumo per una gestione che al momento possiamo definire solo incompetente e distratta, sarà la magistratura a fare luce su eventuali ulteriori responsabilità.
Il sindaco
Andrea De Ranieri