Bornia spiega: "In sintesi i vantaggi che nel nostro comune ha portato l'esperienza dell'agenzia per la casa: maggior accessibilità alle risorse abitative, diminuzione dell'impatto economico dell'affitto sul nucleo familiare, facilitazione all'accesso ai servizi territoriali, accompagnamento e supporto a nuclei familiari fragili, promozione con i proprietari dei contratti a canone concordato. Tra il 2014 e il 2016 sono 230 i cittadini che si sono rivolti all'Agenzia, di cui 70 nel primo semestre di quest'anno. Allo sportello si presentano persone che, a causa dell'attuale situazione economica, hanno avuto uno scivolamento della capacita reddituale che non consente loro di sostenere affitti sul libero mercato. E, grazie all'attività dell'Agenzia, molte di queste persone sono riuscite a trovare una soluzione abitativa adeguata alla propria situazione reddituale".
"Il Comune sta cercando di correre ai ripari - afferma l'assessore - Con fatica, nelle more di un bilancio non semplice, siamo riusciti a reperire i finanziamenti per garantire il servizio fino a dicembre. Ma non basta, perché rimane il problema di come far proseguire un'esperienza che funziona. Quello che chiediamo è che la Regione Liguria faccia marcia indietro e rifinanzi il progetto e su questo abbiamo attivato anche l'Anci. Capisco che per la Giunta regionale sia più facile costituire sportelli per le crociate contro la fantomatica teoria gender, ma forse è arrivato il momento di lasciare un po' da parte passerelle e ideologia spicciola per confrontarsi davvero con i territori, ricercare soluzioni ai problemi veri, tenere in piedi servizi davvero utili ai cittadini e ai loro bisogni sociali".