Il segretario della CGIL spezzina continua: "Non potevamo aspettarci che questo da colui che presentò un piano da 2500 esuberi per Fincantieri, sventato dalla mobilitazione del sindacato, e uno dei massimi responsabili della crisi di quell'azienda. Del resto, in questo Paese le nomine si fanno in base alla fedeltà governativa, non certo al merito. Affermare impunemente che "il lavoro non è un diritto" in una sede Universitaria che il territorio ed il movimento dei lavoratori hanno difeso con le unghie e con i denti e contribuito a rilanciare è un'offesa a tutta la città, ai suoi valori e alla sua storia. Questo ateneo, fiore all'occhiello della città, ed i suoi studenti, non meritano questi "cattivi maestri." Bono chieda scusa e si dimetta, lasciando il posto a qualcuno di realmente competente e che abbia un profilo culturale e una sensibilità civile degni di quella carica".