È con questo spirito, dunque, che molti infermieri hanno partecipato al bando di mobilità regionale ed interregionale indetto dalla ASL5 Spezzino.
In queste ore sta arrivando, a chi ha superato la selezione per i 10 posti previsti dal bando di concorso, scaduto nel Maggio scorso, la raccomandata di trasferimento presso l'Azienda Sanitaria Spezzina.
Una gioia, per quei lavoratori, stroncata immediatamente, purtroppo, da questo passaggio: "Pertanto la S.V. è invitata a chiedere all'Azienda di appartenenza l'assenso al trasferimento, da inviare in copia per conoscenza a questa Asl entro il termine perentorio di 10 giorni dal ricevimento della presente, stesso mezzo o tramite PEC. In difetto verrà considerata rinunciataria".
L'allarme scattato tra i tanti infermieri che nelle scorse ore mi hanno contattato è stato chiaro: "Non ci vogliono. Nessuna Azienda Sanitaria può rilasciare, in appena 10 giorni, il nulla osta al trasferimento, e senza quei documenti ci considereranno rinunciatari!".
Con questo messaggio, fin troppo crudo, mi sono messo in contatto con gli uffici della ASL5 per chiarire subito questo controverso passaggio, avere spiegazioni e studiare una strategia di intervento.
Quel passaggio è stato solo un errore, brutto, grave, di forma!
Chi è rientrato in graduatoria, entro 10 giorni dal ricevimento della raccomandata di trasferimento, non deve presentare presso la ASL5 il nullaosta ottenuto ma bensì la copia della richiesta nella quale il lavoratore chiede, appunto, che gli sia concessa la mobilità.
Una differenza sostanziale ed importante che va assolutamente chiarita e che rischiava di mettere in crisi l'intero bando e di creare una ingiustizia ai danni di chi quella graduatoria se l'è meritata.
Tengo, da ultimo, chiarito il nodo della questione, a ringraziare quei lavoratori e l'Unione Sindacale di Base di Chiavari, con Roberto Mattioli in primis, che mi hanno segnalato il problema.
Un ringraziamento sentito va, inoltre, alla disponibilità e all'interessamento del Direttore Generale della ASL5, il Dott. Andrea Conti, e della sua collaboratrice, la Dott.ssa Enrica Bonamini, con i quali ho avuto un filo diretto costante che, a mio avviso, ha permesso di dipanare qualsiasi dubbio in tempi rapidi.
Ovvio, ora questo è solo il primo passo, da domani l'orizzonte politico si sposta, inevitabilmente, sulla verifica del fatto che tutti i lavoratori entrati in graduatoria ottengano il meritato nullaosta al trasferimento.