Una dura presa di posizione contro quello che la capogruppo Raffaella Paita ha definito "un interesse elettorale della destra, che ha il solo scopo di dividere i cristiani. Non è giusto – ha precisato la consigliera del Pd – trascinare l'aula in una discussione misera su qualcosa di così importante e personale come la Fede".
Il vicecapogruppo Luca Garibaldi ha ricordato che "nelle aule in cui si fanno le leggi è giusto che si mantengano i principi di laicità, perché il legislatore deve tenere conto sia di chi non crede, sia di chi crede".
Paita ha continuato ricordando che "l'unica egida sotto la quale deve sottostare un'istituzione in questo Paese è la Costituzione italiana. Usare un simbolo così potente e importante per questioni di bottega svilisce il simbolo stesso, perché viene strumentalizzato da una politica di parte. Ed è per questo che noi ci rifiutiamo persino di votarlo un ordine del giorno come questo. Ci alziamo e lasciamo l'aula, perché questa forzatura offende i buoni cristiani".
E se il consigliere Giovanni Barbagallo ha ricordato al centrodestra che "la diversità è una ricchezza", Pippo Rossetti ha ribadito: "qualcuno in aula ha detto che, grazie a quest'ordine del giorno, oggi ha vinto Gesù. Io mi fermo qui: la maggioranza vuole strumentalizzare per fini elettorali un simbolo nato per unire".