Infatti nei giorni scorsi l'assessore all'istruzione Ilaria Cavo ha elogiato l'emissione di borsa di studio agli studenti di qualsiasi scuola di ordine e grado, compiuta dalla sua giunta.
Tali borse ricoprono la funzione di rimborso delle tasse scolastiche agli studenti più meritevoli.
L'assessore sottolinea come non siano pervenute domande da scuole pubbliche ma esclusivamente da scuola private.
Facciamo notare all'assessore che se la borsa di studio è atta a ricoprire le tasse scolastiche, è normale che in un paese civile la scuola pubblica sia gratuita ed è normale che le domande arrivino solo da scuole paritarie.
Riteniamo non essere opportuno finanziare con fondi pubblici scuole paritarie, sia in maniera diretta che tramite queste iniziative, soprattutto in questo fragile momento in cui la scuola è attaccata da più fronti, sia a livello locale sia nazionale.
Il diritto allo studio non è una possibilità di scelta tra istruzione pubblica o privata, ma è la possibilità di tutti di accedere ad un'istruzione laica, antifascista, gratuita e che formi prima la persona e poi il lavoratore.
L'assessore riporta i numeri della loro "lodevole" iniziativa di borse di studio, noi vogliamo invece risposte per tutti gli studenti che pur essendo assegnatari di borsa di studio, ancora non hanno visto un soldo, e ancora vogliamo un finanziamento alla scuola pubblica di ogni ordine e grado e non un mero finanziamento alle paritarie mascherato da borsa di studio!
Ci batteremo perché la scuola resti PUBBLICA!