Un discorso appassionato, che ha richiamato i valori fondanti della lotta per la liberazione e con uno sguardo al futuro. "Non possiamo dimenticare le donne e gli uomini che scelsero di scioperare a costo della vita con le fabbriche occupate dai nazisti- ha detto la segretaria della CGIL- la Resistenza è stata una straordinaria storia corale piena di giovani lavoratori, giovani militari, giovani partigiani che scelsero la libertà. Giovani che studiavano, che pensavano che studiare fosse importante perché avevano una idea di paese, che combattevano per il futuro e hanno gettato le basi solide della nostra Costituzione: libertà, democrazia, eguaglianza".
La Camusso ha sottolineato come quei valori siano ancora oggi fondamentali: "Ci chiediamo perché non c'è là giusta reazione ai fili spinati che ritornano, vera iconografia del periodo nazista. L'Europa si disgrega perché non si pone il problema di accogliere e integrare, ma l'Europa è cresciuta sulla mediazione tra capitale e lavoro, sulla capacità di costruire diritti e welfare. Democrazia e libertà si basano sull'eguaglianza. Alla divisione sociale, tra lavoratori stabili e lavoratori precari, tra giovani e anziani, tra immigrati ed europei dobbiamo rispondere con l'unità. E' attraverso l'unità che abbiamo realizzato le più grandi conquiste".
Nel pomeriggio, la Camusso si è recata in Piazza Beverini dove era allestita la raccolta di firme per la Carta dei diritti Universali del lavoro: "Una raccolta di norme destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo. L'obiettivo è ambizioso: far diventare la Carta una legge d'iniziativa popolare per ridare dignità a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici- ha detto la segretaria generale della CGIL- con il nuovo Statuto la Cgil vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente".
La segretaria della CGIL si è soffermata anche sul tema dell'industria locale: "per quanto riguarda Oto Melara è importante che la produzione rimanga alla Spezia; il Polo della Difesa riveste una grande importanza per la città e la Liguria anche per le sinergie con le aziende del territorio; ma bisogna fare progetti, investimenti, piani industriali. Questo Paese deve finalmente dotarsi di una vera politica industriale."