Il documento dei due esponenti del Pd parte dall'allarme lanciato dai lavoratori di alcune di queste strutture, in particolare dai dipendenti dalla cooperativa Hydra, circa "l'azzeramento dei finanziamenti regionali a favore dei Centri di educazione ambientale". Una decisione che, dicono Paita e Michelucci "produce forte preoccupazione per il futuro occupazionale dei dipendenti che vi lavorano e mette seriamente a rischio chiusura realtà che, da anni, svolgono con competenza attività di educazione, animazione e promozione ambientale sul territorio di riferimento".
I due consiglieri regionali del Pd ricordano che nel passato "la Regione Liguria, con l'obiettivo di realizzare continue e incisive azioni di educazione e sensibilizzazione per orientare i comportamenti di cittadini, amministratori e imprese alla sostenibilità ambientale, ha lavorato per potenziare e sviluppare una rete diffusa e radicata sul territorio di Centri di educazione ambientale, i cui requisiti di qualità tecnici e formali vengono periodicamente valutati dalla Regione stessa". Ma ora questo lavoro rischia di essere vanificato.
"Eppure, proseguono Paita e Michelucci nell'interrogazione "i Centri di educazione ambientale svolgono anche un'analisi dei bisogni della comunità locale e promuovono la rete di relazioni che si sviluppano sul territorio per il conseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile" e le persone che vi lavorano hanno acquisito "professionalità e competenze" che non possono andare perdute. Quindi, concludono i consiglieri del Pd, "la Regione deve intervenire per scongiurare la chiusura di questi Centri".