E proprio i sindaci Resasco (Vernazza), Bernardin (Bonassola) e Da Passano (Framura) e la vicesindaco Bertamino (Deiva Marina) sono intervenuti, insieme al collega levantese Ilario Agata, per caldeggiare l'ingresso di Levanto nell'Unione e illustrare al pubblico il suo funzionamento, le prospettive di crescita e i benefici che finora l'ente ha portato alle singole realtà chiamate a condividere importanti funzioni pubbliche e quelle che potrà portare con l'ampliamento dei suoi enti membri e dei servizi messi a sistema.
"Questo – ha esordito Agata – è il primo passo verso la condivisione di un percorso ambizioso che ci darà molte soddisfazioni. Lo compiamo in un momento maturo per la condivisione di forze e idee tra realtà confinanti, ma siccome non era un punto inserito nel programma elettorale, prima di compierlo volevamo confrontarci con i sindaci dell'Unione per verificare il gradimento nei confronti di una nostra partecipazione, e poi portare quest'idea di fronte alla gente. Pur non essendo Levanto obbligata dalla legge a far parte di Unioni di Comuni, dobbiamo essere così lungimiranti da comprendere che i progetti che riguardano la gestione del territorio e delle comunità locali vanno affrontati in maniera condivisa".
Soddisfazione per la decisione di Levanto è stata espressa da tutti gli amministratori presenti. Resasco, che è anche presidente dell'Unione, ha ricordato come, grazie ai finanziamenti erogati a questi organismi dalle Regioni, i Comuni abbiano già potuto potenziare il servizio di Polizia municipale, con un unico comandante e l'assunzione di personale temporaneo per rafforzare l'organico in estate. Ma anche come si stia lavorando insieme nei settori della Protezione civile e dell'Urbanistica e si voglia adottare il "modello Levanto" sulla raccolta differenziata domiciliare dei rifiuti.
I prossimi settori di intervento dovrebbero riguardare l'ambiente e l'edilizia scolastica, come ha auspicato il sindaco di Framura, Andrea Da Passano, che, così come ha fatto anche il vicesindaco deivese, Giovanna Bertamino, ha sottolineato come la condivisione del personale consenta anche ai piccoli Comuni di avere a disposizione maggiori professionalità nei singoli settori. Ciò consentirà anche agli stessi dipendenti di valorizzarsi operando in settori più ampi e mirati. Oltretutto, l'Unione, se è vero che permette di realizzare economie di gestione, non induce ulteriori spese, visto che gli amministratori non percepiscono alcuna indennità.
Particolarmente soddisfatto dell'ampliamento dell'Unione il sindaco di Bonassola, Giorgio Bernardin, che ha evidenziato come la collaborazione con Levanto rappresenti "un punto di riferimento per i servizi erogati", e come l'abbattimento delle distanze attraverso la pista ciclopedonale abbia ulteriormente unito i due paesi limitrofi, che già condividono l'Ufficio tecnico.
La lettera di richiesta di ingresso di Levanto nell'Unione sta per partire. Il sindaco Agata ha preannunciato anche un passaggio della questione in Consiglio comunale.