Non si sono minimamente chiesti, nè tanto meno l'ha chiesto all'Assessore Castagna, quale sarà il futuro del nostro ospedale, strategico per i servizi ospedalieri della ASL5 e dell'intera provincia pure se verrà veramente costruito il nuovo Felettino destinato all'urgenza/emergenza.
Ricordiamo che la loro parte politica lo vollero con la vocazione riabilitativa e di chirurgia elettiva non compresa nella mission del nuovo Felettino.
Ebbene: hanno poi consegnato alla Fondazione Don Gnocchi la gestione di un terzo dell'ospedale per poi cedergli addirittura la proprietà dei posti letto di riabilitazione, riducendoli e trasferendoli nella struttura privata di via Fontevivo, convenzionata con la ASL. Posti letto privati con soldi pubblici!!!
E la vocazione, chirurgica?
Hanno spostato la Traumatologia e le urgenze chirurgiche e mediche a La Spezia e portato a Sarzana Urologia ed Oculistica e solo perché là mancavano gli spazi e non dunque seguendo un progetto.
Hanno dimezzato la prima, infilandola nel reparto di Chirurgia, che a sua volta è stata dimezzata con il pensionamento del dottor Lippi.
Hanno falcidiato il personale della seconda, senza contare l'assenza del Primario, figura che dovrebbe essere fondamentale, tagliando anche a questa specialità prestazioni e continuando a ridurre gli spazi operatori fino a portare 800 pazienti in lista di attesa.
Hanno continuato a destrutturare il blocco operatorio ed i reparti chirurgici fino a perdere altri 1.100 interventi all'anno, oltre la già grave situazione che portava pazienti a migrare verso altre ASL e Strutture private convenzionate: san Camillo ed Alma Mater.
Dov'erano Comune e Regione, a trazione PD, quando denunciavamo, non la possibile chiusura - ci mancherebbe! avevamo ben capito le loro intenzioni! - come falsamente asserisce Michelucci, ma la progressiva destrutturazione dell'ospedale di Sarzana?
Dov'erano quando snocciolavamo i paurosi numeri di deficit di personale, oggi ufficializzati anche nel libro bianco, e chiedevamo di utilizzare i posti letto lasciati liberi dalla Don Gnocchi per recuperare l'utenza migrante ed abbattere le liste di attesa?
Dove sono stati dal Marzo dell'anno scorso, quando denunciammo che l'Asl non aveva graduatoria per l'assunzione degli infermieri, che non era neppure partito il concorso per le assunzioni concesse dalla regione, che ancora oggi manca, e che la situazione sarebbe precipitata?
Noi chiediamo ancora a gran voce che i posti letto liberati dalla Don Gnocchi vengano utilizzati, dotandoli di personale, per recuperare gli interventi chirurgici persi in questi anni in modo che i cittadini non debbano migrare per operarsi o attendere mesi e mesi quando si hanno a disposizione ben 6 sale operatorie che potrebbero operare 12 ore al giorno, ma manca il personale per farle funzionare già oggi che viaggiano meno della metà della potenzialità.
Vogliamo rimettere in discussione la chiusura dell'Ostetricia, e dunque del Punto Nascite di Sarzana, scelta scellerata che ha portato quasi la metà delle partorienti della provincia a scegliere di andar fuori Regione.
Proponiamo di superare le difficoltà strutturali del dipartimento oncologico, trasferito al Sant'Andrea coi disagi che avevamo facilmente previsto, vista l'esiguità degli spazi, spostandolo negli spazi liberi a Sarzana garantendo agli spezzini un day hospital per le cure chemioterapiche ampio e che possa rispondere davvero alle loro esigenze.
Chiediamo che la Regione si impegni a riallineare i nostri organici di personale, gravemente inficiati, alla media regionale e che la Provincia spezzina sia dotata del numero di posti letto pubblici per acuti previsto dalla legge.
Non dimentichiamo che già nel 2011 l'Assessore regionale PD Montaldo propose l'utilizzo delle sale operatorie di Sarzana ai privati cosa a cui noi ci opporremo con tutte le forze se una simile posizione venisse riproposta.
Vogliamo dunque, infine, sapere da che parte sta il PD che ha creato la situazione che oggi viviamo e l'attuale maggioranza che dovrebbe correggerla!