92mila persone, se contiamo il solo capoluogo, che oggi sono costretti a curarsi in un ospedale vetusto, in alcuni casi fatiscente e spesso in balia dei numerosi cantieri di ristrutturazione, adeguamento ed ammodernamento e che sentono, come una coltellata alla schiena, lo stop imposto dalla nuova perizia della Soprintendenza.
E' mai possibile che La Spezia sia ormai specializzata in certe figure barbine? Da Piazza Verdi al Felettino è un delirio di programmazione urbanistica e di valutazione del patrimonio storico!
Il rudere di Villa Cerretti non è, e non era, né sepolto né microscopico.
Quei resti, di proprietà della stessa ASL, erano solo avvolti dai rovi perché lasciati, col loro carico di storia, e di patrimonio economico, marcire deliberatamente.
L'ennesimo bene pubblico consegnato volontariamente al degrado!
Con una prima perizia la Soprintendenza pare aver detto che non vi era alcun interesse su quelle mura. Ora è cambiato il referente e d'improvviso la villa ha ripreso ad aver un valore storico-artistico di pregio.
Con quale grado di scientificità vengono fatte queste perizie? Qui pare tutto lasciato alla soggettività delle persone, ma questo non può essere davvero un metodo serio!
In questi giorni, poi, la bagarre sul Felettino, a spese dei cittadini che restano in attesa, si è accesa tra chi deteneva il potere in Regione fino a pochi mesi fa e l'attuale Amministrazione. Poco più di una lite di condominio di basso livello per mascherare incapacità reciproche e cercare di accaparrarsi qualche magro consenso senza però concentrarsi sul problema, che rimane molto grave perché rischia di creare, oltre ad un ritardo abissale nei lavori, un danno economico rilevante.
Noi vogliamo, invece, avere risposte concrete per i nostri concittadini.
Per questo porteremo la questione in Regione, chiedendo: quale valore avesse, in termini economici, una villa ottocentesca di 33 vani lasciata marcire in quel modo. Visto che qui si prefigura un danno erariale. Anzi un doppio danno erariale, che intendiamo verificare e denunciare: dato, da un lato, dal patrimonio di Villa Cerretti abbandonato al degrado e dall'altro da una progettazione superficiale del nuovo Felettino che rischia di incorrere in penali e costi aggiuntivi; quali intenzioni si hanno per risolvere un problema che rischia di far naufragare il nuovo ospedale sia in termini di tempo che di denaro. Perché se la villa non potrà essere toccata ci sarà la necessità di procedere con una variante, con un costo, in termini di tempo e di denaro, sicuramente rilevante. Rischiamo, per questa leggerezza, alla fine di non avere tutti i fondi necessari a finire l'opera e trovarci dunque in braghe di tela!
Come MoVimento Cinque Stelle non accettiamo tali incapacità di gestione della cosa pubblica. L'ennesima vergogna spezzina e, purtroppo, ligure a cui bisogna porre rimedio.