Si tratta dell'ennesima censurabile pagina dell'era Federici (sindaco ormai giunto al capolinea) che dimostra, casomai ce ne fosse ancora bisogno, come a questo partito, a Spezia come nel resto d'Italia, non stiano a cuore gli interessi dei cittadini ma solo logiche di potere: basti vedere il tanto osannato governo Renzi, proprio in questi giorni alle prese con il più grosso scandalo dalla sua formazione con il caso Guidi-Boschi-Total.
E dire che questo increscioso episodio è giunto a congresso Pd appena concluso, che avrebbe dovuto "appianare gli animi" tra le opposte fazioni in guerra tra loro.
Dopo questo grave avvenimento occorre un atto di responsabilità: mettere fine a questa agonia, consentita in modo del tutto incomprensibile da fedeli ed irresponsabili sostenitori che militano nelle compagini alleate al Partito Democratico e che continuano imperterriti a lanciare salvagenti da ultimo minuto.
Mercoledì sera il consiglio comunale aveva i numeri per essere celebrato, ma evidentemente il sindaco ha dato l'ordine agli alleati di disertare l'aula.
Fatta l'analisi del disastro amministrativo realizzato da Federici e soci, è arrivato il momento di mettere in campo le forze migliori di questa città che condividano valori e ideali di solidarietà sociale, di compatibilità ambientale e di prospettiva di sviluppo.
Su questo banco di prova occorre coinvolgere la cittadinanza per costruire un nuovo fronte popolare di governo della Spezia.