La Costituzione Italiana, all'Articolo 14, comma 1, sancisce l'inviolabilità del domicilio ed il Codice Penale, all'Articolo 614 punisce chiunque si introduca nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, contro la volontà, espressa o tacita, di chi ha il diritto di escluderlo.
Il Codice Penale, inoltre, all'Articolo 633, punisce chiunque invada arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto.
Siamo dunque in presenza di un atto di prevaricazione e di illegalità, indegno per uno Stato che si definisca civile, e che va dunque, con i mezzi messi a disposizione dalla giurisprudenza, sanato quanto prima!
È impensabile ed angosciante che all'assenza del legittimo proprietario, o del locatario, qualcuno possa scassinare una serratura ed entrare, con violenza, in un appartamento non suo e senza che le Forze dell'Ordine possano intervenire tempestivamente per ripristinare quanto prevede la legge.
Come MoVimento Cinque Stelle abbiamo presentato una interrogazione, in Regione Liguria, che parte dal caso specifico per aprire una discussione che possa tentare di porre fine a simili atti di prevaricazione, fornendo, se necessario, ulteriori strumenti alla Forze dell'Ordine e contemplando anche un programma di edilizia sociale e a canone calmierato che possa rispondere, più efficacemente, alle crescenti necessità abitative di chi si trova economicamente in difficoltà.