Si tratta di Fabio Rizzi, il consigliere regionale leghista della Giunta Maroni, padre e ispiratore del tanto decantato "modello sanitario lombardo", di cui il Libro Bianco è una sorta di scopiazzatura al pesto.
Tangenti e turbative di appalti pubblici sui servizi odontoiatrici: sono queste le accuse più pesanti di un'inchiesta che, già nello scorso ottobre, aveva portato in manette il numero due del Pirellone, Mario Mantovani, leghista per lui.
Ora cominciamo a capire perché in questi giorni il leader del Carroccio Salvini si agitava tanto, vaneggiando di "magistratura schifezza" e altri gentili epiteti. Evidentemente nella Lega ormai sentono profumo di manette prima ancora che arrivino ai polsi. Una capacità affinata con l'esperienza!
Più che efficienza e concorrenza, la sanità lombarda si fa apprezzare soprattutto per affari e mazzette. Se questo è il modello a cui la Liguria dovrebbe ispirarsi, come Toti e l'assessore Viale ci ripetono allo sfinimento, dalle corsie ospedaliere alle aule di tribunale il passo rischia di essere molto breve.