Già nel dicembre 2014 la Asl 5 dichiarò pubblicamente di essere favorevole a far partire il servizio.
L'ultima promessa, in ordine di tempo, risale a poco meno di 100 giorni fa. Erano i primi di agosto quando, come MoVimento 5 Stelle in Regione, abbiamo presentato all'assessore alla Sanità Viale un'interpellanza in cui chiedevamo con forza l'attivazione del servizio. La risposta fu positiva, ma da allora nulla è cambiato. Come abbiamo visto accadere troppe volte in questi anni.
Il copione è sempre lo stesso: la politica annuncia, promette, esprime solidarietà; e intanto i nostri malati continuano a macinare chilometri per trovare una cura, a spese delle loro condizioni fisiche e psicologiche. Oggi il medico assegna le terapie al paziente, ma poi è costretto a mandarlo altrove a farsi curare, spezzando così quel fondamentale rapporto di fiducia che si viene a creare tra medico e paziente.
Il Day-hospital oncologico di Sarzana è un luogo spazioso, pulito e accogliente. La sala terapia dispone già di due poltrone nuove e idonee per la somministrazione dei farmaci chemioterapici endovenosi. E – come c'è stato riferito – altre due poltrone giacciono, ancora imballate, nei magazzini dell'ospedale. Con quelle il reparto raddoppierebbe le postazioni, arrivando a soddisfare l'intera domanda della vallata del Magra. Le risorse ci sono, ma si è scelto intenzionalmente di non utilizzarle.
Ora la misura è colma. In questi giorni abbiamo aperto un sit-in quotidiano di 12 ore e una raccolta firme all'ingresso dell'ospedale San Bartolomeo. Siamo stati subito seguiti dal Pd locale che, tuttavia, ieri, in mancanza dei media, è misteriosamente sparito. Non ci interessa, però, fare polemica: come forza politica e come cittadini, siamo esasperati da anni di continue promesse disattese, di cui a farne le spese sono ancora una volta le persone più fragili. Nessuno deve rimanere indietro, anche e soprattutto quando si parla di salute!
Per questo ieri, in consiglio regionale, abbiamo presentato un nuovo ordine del giorno con cui chiediamo, ancora una volta, l'attivazione del servizio. La risposta? Un voto unanime che ha coinvolto l'intera aula e che ha visto il favore dei consiglieri regionali della circoscrizione spezzina, senza distinzione di partito: Stefania Pucciarelli (Lega Nord), Juri Michelucci (Pd) e Andrea Costa (Ncd). Con tanto di spot elettorale da parte del Partito Democratico e di Michelucci per accaparrarsi il merito di questa battaglia. Lo stesso Pd che in questi anni ha contribuito a devastare il servizio sanitario locale. A noi non interessa piantare bandierine. Anzi, ci fa piacere che questo ordine del giorno sia così condiviso e bipartisan.
Ma non ci fermeremo all'aula: continueremo a scendere in piazza con il sit-in e la raccolta firme. E siamo pronti ad andare avanti ad oltranza fin quando non ci diranno il giorno in cui partirà il servizio e constateremo l'ingresso del primo paziente per la terapia.
Non è una sfilata politica propagandistica, come troppe volte abbiamo visto in passato (e anche nel presente), ma l'unico modo che abbiamo per batterci nell'interesse dei nostri malati e dei cittadini.
