Un team di ispettori e funzionari che, con abnegazione e disponibilità fuori dal comune, hanno saputo dare risposte equilibrate alle diverse istanze.
Un ufficio che ha raggiunto ottimi risultati effettuando ogni anno oltre mille controlli, individuando centinaia di lavoratori in nero e riqualificando centinaia di precari, recuperando milioni di euro di contributi evasi, contribuendo così alla lotta al lavoro nero e dall'evasione contributiva e fiscale che costituiscono una delle piaghe del paese.
Improvvisamente, nell'ambito di un limitato e temporaneo processo di riorganizzazione, la nuova dirigente da poco insediatasi ha di fatto smantellato le due più importanti strutture dell'Ufficio decapitando sia il servizio politiche del lavoro che si occupa di maternità, di vertenze, di video sorveglianza, di stranieri, di contratti di solidarietà, che il servizio ispettivo.
Chi sino al giorno prima era alla guida dei servizi, con ottimi risultati, che è stato motore dei successi di un ufficio importante per l'economia cittadina come la DTL, che ha rappresentato un sicuro punto di riferimento per il mondo del lavoro, è stato con scarsa eleganza e nulla trasparenza fatto da parte e relegato al ruolo di impiegato esecutivo o poco più.
Ci si chiede se questa è la Pubblica Amministrazione auspicata del governo, se questo sia il modo di premiare chi merita.
Ci si chiede se questa sia l'intenzione del Ministro della Funzione Pubblica quando parla di meritocrazia e se queste siano le basi giuste per la nascita, da gennaio 2016, dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, che tante sfide di innovazione e modernità dovrà affrontare.
Che fiducia può avere il cittadino lavoratore di un ministero che costringe ispettori del lavoro e dipendenti ad intraprendere cause di lavoro contro la loro amministrazione? Quale credibilità?
Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL denunciano all'opinione pubblica il tentativo di demolizione di un pezzo importante della Pubblica Amministrazione ed auspicano un urgente intervento da parte del Ministero sulla sede locale, che ripristini un'organizzazione del lavoro che ha fatto sì che l'ufficio diventasse uno dei migliori del panorama nazionale.