Riceviamo e pubblichiamo dalla Cisl della Spezia - Il ripetersi delle tragedie degli ultimi giorni e l'epicentro della crisi umanitaria che si è allargato fino all'Europa centrale, ci pongono di fronte ad una emergenza umanitaria senza precedenti, che si protrae da anni ormai, ed alla quale la comunità internazionale deve necessariamente dare una risposta, nel senso della coesione e dell'impegno concreto.
La Cisl spezzina , preoccupata del dramma quotidiano che migliaia di donne, uomini e bambini devono affrontare per sfuggire al dramma della guerra e della fame, non accetta che il dibattito politico sul tema diventi strumentale alla creazione di consenso e chiede un ruolo più forte di governo della comunità internazionale, e in particolare della stessa Europa, che deve rivelare la propria capacità di soluzione di queste emergenze umanitarie.
Per tutti questi motivi, in continuità con l'adesione alle manifestazioni contro le stragi del mare del 21 aprile e 20 maggio u.s. scorso, la Cisl aderisce all'iniziativa "Marcia delle donne e degli uomini scalzi".
Una marcia per dire basta alle stragi, no alle guerre, si alla vita e alla solidarietà nei confronti di quelle popolazioni che fuggono da morte certa cercando scampo via terra e via mare verso l'Europa.
Una marcia che per la Cisl è l'occasione per ribadire una volta di più che la Comunità internazionale e l'Europa non possono voltare lo sguardo dall'altra parte perché l'emergenza profughi ci riguarda da vicino e chiama in causa un sistema di riconoscimento dell'asilo che va rivisto, a partire dal superamento del Regolamento di Dublino, e condiviso in tutta Europa. (10 settembre)