Cosa c'è sotto piazza Verdi, oltre a quei ritrovamenti della "vecchia Spezia" che chiunque conserverebbe come un tesoro da mostrare ai turisti? Cosa c'è oltre alle fognature da ripristinare per non incorrere nelle multe europee? Perché il comune della Spezia si ostina così disperatamente a voler portare a compimento il restyling di piazza Verdi?
Se lo chiede il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle La Spezia. "Quali interessi vuole difendere a qualunque costo? - proseguono i grillini - Non certo quelli dei cittadini spezzini, sui quali ricade interamente il costo di un'operazione nata male e proseguita peggio. I 3,5 milioni circa del costo totale dell'opera, inizialmente finanziati con un fondo europeo destinato alla riqualificazione di aree degradate (sic!), sono ora infatti una voce a totale debito nel bilancio del comune, cioè saranno pagati con i soldi delle tasse degli spezzini. Anzi, no. Circa 410.000€ proverranno dal risarcimento versato da ENEL per i danni ambientali causati dalla centrale in cambio del rilascio dell'autorizzazione a bruciare carbone fino al 2021. Una "svendita" della salute degli spezzini che già a suo tempo fece gridare allo scandalo, soldi che avrebbero dovuto essere utilizzati per il miglioramento delle condizioni dei quartieri limitrofi all'impianto (Melara, Pianazze, Fossamastra e Canaletto) o per realizzare finalmente una seria indagine epidemiologica.
Denaro pubblico che di certo non andava speso per coprire l'aumento dei costi di realizzazione dell'opinabile opera artistico-architettonica, dovuto a maggiori opere che la ditta NEC (coinvolta in indagini per sospette tangenti relative alla realizzazione di lavori di "somma urgenza" nel postalluvione a Monterosso) ha effettuato per la manutenzione degli impianti fognari, opere che sarebbero in realtà di competenza di ACAM.
I Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle La Spezia saranno presenti alla prossima commissione sull'argomento, già convocata per i prossimi giorni, e saranno come sempre in prima linea per chiedere conto all'amministrazione del suo ripetuto e sconcertante utilizzo "creativo" dei soldi dei cittadini spezzini. Di questa vicenda sono stati già informati anche i portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera ed al Senato con i quali si stanno già valutando i prossimi passi istituzionali. Una Spezia con meno soldi, meno salute ma con i portali di Buren: questo è quello che questa
amministrazione ci impone. L'esatto contrario di quello di cui i nostri concittadini hanno bisogno.