E' una prima esperienza di urbanistica partecipata, ampiamente collaudata in Toscana e in Emilia Romagna, dove le figure dei facilitatori sono figure professionali. Nel Comitato c'è chi ha fatto in Toscana quel tipo di esperienze.
Per il Comitato è una continuazione della Città delle Idee promossa dall'Amministrazione Cavarra. Il metodo del confronto e dell'ascolto dei cittadini si applica però a un problema concreto come il degrado di piazza Terzi che il fallimento del Piano Botta rischia di far diventare irreversibile. Assenza di verde, riutilizzo del vecchio mercato, carenza di parcheggi in tutta l'area del Piano, viabilità, inquinamento e congestione sono i temi da affrontare in modo concreto affinché la partecipazione dei cittadini non si riduca – come avvenuto fino ad oggi – alla condivisione del progetto di un urbanista più o meno famoso. Le proposte poi verranno presentate al Comune come contributo sia di metodo partecipativo, sia come soluzioni ai problemi della zona d'ingresso della città. Invitiamo i cittadini a non avere soggezione: difficile fare peggio di quanto ha fatto la famosa archistar.