Il nuovo capannone di 2260 mq di superficie utile su due piani verrebbe, verrebbe realizzato in fregio alla via Aurelia in un triangolo di campagna verdeggiante tra la ferrovia e il canale San Michele, vincolata dal PRG a verde attrezzato, a rischio idrogeologico, a una distanza inferiore a 150 metri da un corso d'acqua e quindi in vincolo paesistico.
La variante al PRG viene attuata attraverso lo sportello SUAP (attività produttive), cioè per le "vie brevi". Ci preme svolgere le seguenti osservazioni.
Tra il dire (stop al consumo di suolo) e il fare (l'ennesimo capannone in zona agricola) c'è di mezzo un mare di 36 mila metri cubi di cemento.
Chiediamo al sindaco e al consiglio comunale se non risulta anche a loro che a Sarzana ci siano capannoni vuoti sulle varianti, come di recente lamentato da artigiani e commercianti.
Chiediamo in quale modo è attuata la sbandierata (dal sindaco) trasparenza, quando la delibera di giunta che dà via libera al capannone non contiene né un disegno, né l'illustrazione di quegli argomenti tanto irresistibili da indurre il dirigente dell'Area Territorio Stefano Mugnaini a dare parere positivo a dispetto dei vincoli urbanistici, idrogeologici e paesistici.
Chiediamo se il sindaco Cavarra verrebbe colto da stupore nell'apprendere che i cittadini, che hanno partecipato con convinzione alla Città delle Idee, si sentissero delusi e presi in giro per il tradimento delle indicazioni principali emerse (stop al consumo di suolo soprattutto di nuovi capannoni e rispetto dei vincoli idrogeologici).
C'è un solo modo per zittirci: revocare una delibera in palese violazione con le linee programmatiche dell'amministrazione e della legislazione vigente. Questa la nostra richiesta".