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Rifondazione spezzina pronta allo sciopero del 12 aprile In evidenza

Rifondazione Comunista spezzina sarà presente al corteo indetto da Cgil e Uil per lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre, con raduno in piazza Bayreuth alle 9.30. 

"Sosteniamo tutte le lotte, che in Italia sono riprese con forza in questi ultimi mesi, - si legge nella nota della federazione provinciale - contro le politiche di austerità, per il lavoro e il reddito, la difesa dell'ambiente e dei beni comuni, per la scuola pubblica e il sapere critico, per la difesa della Costituzione e la democrazia partecipativa.

Renzi, che ha costruito le sue fortune in nome dei giovani, sta invece distruggendo il futuro delle nuove generazioni: vuole precarizzare definitivamente il lavoro e la vita con la generalizzazione del lavoro a termine e dei voucher. Vuole distruggere l'articolo 18 perché chi lavora sia sempre sotto ricatto. Vuole cancellare le norme dello Statuto dei Lavoratori che proibiscono il demansionamento e la videosorvaglianza. Vuole il lavoro povero e senza diritti.

Insieme al lavoro, Renzi sta aggredendo l'ambiente con lo Sblocca Italia, attaccando la scuola pubblica, manomettendo la Costituzione, operando per accelerare la ratifica del TTIP. Il governo Renzi vuole che tutto sia merce. Vuole che il lavoro, la natura, il welfare, la vita, siano ridotti a meri strumenti di profitto nelle mani di poche multinazionali, del grande business economico e finanziario. Sono questi i suoi committenti e amici: quelli che per una cena possono spendere mille euro, senza vergognarsi nemmeno un po'.

Renzi finge di litigare in Europa, ma è solo teatro. In realtà il governo italiano attua le politiche di austerità della Merkel, senza fare nemmeno come la Francia che se pure in maniera insufficente, si rifiuta di applicare i folli vincoli del Fiscal Compact. In attuazione di quei vincoli, la legge di stabilità taglia ancora su sanità, trasporti, asili nido, politiche sociali. Il governo Renzi inoltre rilancia le privatizzazioni, cioè continua con le scelte che hanno indebolito il nostro sistema produttivo, dismesso ogni capacità di innovazione, messo gran parte dell'economia nelle mani di poche multinazionali.

I tagli e le privatizzazioni non fanno altro che produrre nuova disoccupazione, aumentare la povertà e le disuguglianze, peggiorare la crisi.

Se il governo Renzi fa politiche sempre più di destra, in continuità con i governi Berlusconi, Monti, Letta, va unita tutta la sinistra antiliberista per costruire l'alternativa. Come è avvenuto in tutti i paesi europei.

Come abbiamo iniziato a fare con l'Altra Auropa con Tsipras.

La sinistra non ha niente a che vedere con Renzi. La sinistra esiste ovunque ci si batte per la dignità e i diritti del lavoro, l'uguaglianza, l'ambiente, la libertà dei saperi, la democrazia e la partecipazione".

 

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