Il taglio istituzionale del convegno non esimerà le territoriali di Confindustria di riferimento alla linea dal partecipare ed in tal senso ritengo di dover sottolineare la coralità di sostegno all'iniziativa che viene unitariamente da Carrara, La Spezia e Parma. Si tratta di un ulteriore esempio di come i vincoli amministrativi regionali siano impropri quando si tratta di affrontare temi economici e produttivi, particolarmente nelle aree di confine ai margini delle varie regioni.
Non da oggi Confindustria La Spezia rileva le criticità del sistema istituzionale regionale auspicando riforme ed accorpamenti in macroregioni che determinino maggiore efficienza, riduzioni di costi e complementarietà economiche. Poiché la politica tarda ad affrontare questo nodo non possiamo che essere lieti quando si formano unità di intenti tra regioni diverse che sostengano le storiche e legittime esigenze di territori trattati spesso, ed a torto, come marginali.
Comprendiamo anche che la situazione della finanza pubblica è drammatica ma ci auguriamo che Regioni e Stato operino, con le compatibilità possibili, per non interrompere il flusso di investimenti, e quindi i cantieri, con il pericolo di vanificare quanto fino ad oggi fatto.