"Dopo soli tre anni dall'ultima catastrofica alluvione, a causa della superficialità, dell' incuria e dell'incapacità della Regione e del Comune che la amministrano, Genova si ritrova a piangere l'ennesima vittima e a contare danni per milioni di euro che porteranno alla chiusura di molte attività. In questo tempo nulla è stato fatto, nonostante fossero già disponibili 35 milioni di euro per la messa in sicurezza del Bisagno e per la realizzazione delle opere necessarie ad impedire il reiterarsi di una simile tragedi".
Lo dichiara il segretario provinciale della Lega Nord, Stefania Pucciarelli. "E' del tutto evidente la responsabilità della Regione che, - prosegue - tramite l'ARPAL, avrebbe dovuto dichiarare per tempo lo stato di allerta, che è stato emanato solo a catastrofe avvenuta. Dove erano il Governatore e il suo assessore alle Infrastrutture e alla Protezione Civile che, dopo aver a suo tempo disatteso l'obbligo di vigilare affinchè quelle opere venissero portate a termine, non hanno neppure allertato in tempo la popolazione?
Erano forse impegnati nella campagna elettorale in vista delle primarie per la candidatura alle prossime elezioni regionali?
E' altrettanto evidente la responsabilità del Comune nella persona del Sindaco, che ha il potere di emettere ordinanze e provvedimenti contingibili ed urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, secondo quanto previsto all'art 54 comma 4 del Testo Unico degli Enti Locali. Appare davvero pretestuoso e ridicolo il tentativo del Sindaco di scaricare sul TAR, chiamato a decidere sul ricorso di un imprenditore, la responsabilità di quanto avvenuto.
Il Governatore, l'Assessore Regionale all'attività di protezione civile, difesa del suolo ciclo delle acque e il Sindaco, hanno evidenti enormi responsabilità per l'accaduto e ci auguriamo vengano chiamati a risponderne: li invitiamo pertanto a rassegnare subito le dimissioni se rimane loro un minimo di dignità".