Riteniamo che non sia coerente applaudire il Governo il mattino, perché ci porta le navi, e contestarlo al pomeriggio, perché ci toglie l'art.18.
La posta in gioco è troppo alta per rispondere alle sirene della "responsabilità", che ci dicono di distinguere tra la situazione del Cantiere e quella politica generale.
La legge delega non conterrà nessuna "deroga" per i lavoratori di Fincantieri: pertanto, se sarà portata a termine la riforma, le imprese, potranno controllare a distanza i lavoratori (ovvero di nascosto..), potranno demansionarli (ovvero cambiargli mansione, livello contrattuale e stipendio..) e licenziarli per ragioni economiche (senza che i lavoratori, che impugnano il licenziamento, possano ottenere la reintegrazione in azienda..).
Di più: in questi anni abbiamo evitato la chiusura dei cantieri e i licenziamenti collettivi grazie all'utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria, la stessa che il Governo vuole cancellare.
Qualcuno si chiede : "ma non è che la CGIL fa tutto questo casino per polemizzare con Renzi?".
La risposta è: "SI'! Non solo con Renzi, ma con i ministri europei che saranno riuniti a Spezia, quelli che impongono l'austerity e ora la cancellazione dei diritti dei lavoratori!
Domani saremo pertanto impegnati in presidi nei luoghi "simbolo" del lavoro della nostra Città, ed è questa l'iniziativa annunciata ieri tramite comunicato".