Nei mesi scorsi, in relazione all'idea di ridisegnare il mercato ambulante a Sarzana, era emerso il tema del mercato che andava ad anticipare il "Festival della Mente", mercato classico del giovedì distante ben un giorno dall'apertura della kermesse culturale. In tale sede se ne parlò, ma senza affrontare in pieno la questione e senza quindi analizzare tutti gli aspetti, con la promessa tra le parti però che ci si sarebbe rincontrati per una riunione ad hoc qualora il mercato fosse stato messo a rischio nella sua tradizionale forma. Gli operatori ambulanti quindi, che pagano occupazione del suolo pubblico in anticipo, tasse e quant'altro, erano tranquilli di poter esercitare il proprio lavoro come sempre. A pochi giorni dall'evento, però (parliamo di martedì scorso), vengono informati dal Comune di Sarzana che la giornata del giovedì sarebbe stata praticamente dimezzata e che a un certo orario avrebbero dovuto lasciare gli stalli e andare via. Comunicazione al momento non seguita da alcuna ordinanza. Ordinanza che però arriva giovedì mattina stesso, mattina di mercato, mattina di lavoro.
Di fronte ad una tale situazione crediamo che le nostre proteste siano state più che legittime e giustificate, perché non è giusto né rispettoso informare di un taglio delle ore lavorative il giorno stesso, con operatori che si sono quindi trovati a mancati guadagni, ma soprattutto ad acquisti fatti per l'occasione e spostamenti da altre località che forse non sarebbero stati fatti se la situazione fosse stata chiara, comunicata ed ufficializzata. Gli operatori del mercato chiedono rispetto, lo stesso che portano all'Amministrazione locale, e lo chiedono anche per l'indotto locale, parliamo di bar e locali dove sono soliti pranzare o bere, che quel giorno hanno registrato un notevole calo del fatturato a causa di questa disorganizzazione. Noi siamo qui a lavorare e in attesa di un incontro che chiarisca quanto accaduto, affinché non si ripeta mai più. (comunicato congiunto Confesercenti-Confcommercio)